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Processo Mediatrade: Berlusconi non parla in aula, bagno di folla sul predellino

Bagno di folla per Silvio Berlusconi all’uscita del processo Mediatrade, in cui è accusato di frode fiscale e appropriazione indebita per le irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi Mediaset.
A cura di Alessio Viscardi
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Silvio Berlusconi

Appena conclusa la prima udienza del processo Mediatrade con Silvio Berlusconi ritornato in un'aula di tribunale dopo 8 anni di assenza. Nel procedimento, il presidente del Consiglio è imputato per frode fiscale e appropriazione indebita per le irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi Mediaset. Circa 600 militanti del Pdl sono stati richiamati tramite sms dai vertici di partito, ma soltanto 49 hanno manifestato davanti al tribunale di Milano. Nell'udienza di oggi è stato stabilito il calendario delle udienze, aggiornate al 4 aprile. Il premier non ha proferito parola, ascoltando in silenzio gli interventi di accusa e difesa, per poi stringere la mano dei pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro. Nessuna preoccupazione per il caso Ruby e il rinvio a giudizio per prostituzione minorile e concussione.

All'uscita dal processo, Silvio Berlusconi si è concesso un bagno di folla dal predellino nei pressi dei gazebo allestiti dai suoi sostenitori e fan. Li ha rassicurati che il processo è andato bene e che sarà in aula anche alla prossima udienza. Un cordone di forze dell'ordine in tenuta anti-sommosa ha allontanato i giornalisti mentre l'auto lasciava l'assembramento.

Disordini, tafferugli e scontri tra i sostenitori di Silvio Berlusconi e quelli di Antonio Di Pietro, accorsi davanti al palazzo di Giustizia per protestare contro il presidente del Consiglio all'urlo: “Dimissioni, dimissioni”.

Poco prima dell'udienza, il premier era intervenuto telefonicamente a Mattino 5, trasmissione di Maurizio Belpietro sulla quinta rete Mediaset. Aveva denunciato “Accuse infondate e ridicole” ribadendo di non avere più nulla a che fare con l'azienda e che si tratta di fatti risalenti a quindici anni fa. Senza dimenticare i numeri, forse un po' fantasiosi, suoi suoi processi: 25 processi, di cui “24 conclusi con archiviazione e assoluzione con formula piena per non aver commesso i fatti. Me ne restano sei: cinque civili ed uno penale. In 17 anni sono oltre 1000 i magistrati che se ne sono occupati senza successo”

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