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Primarie Pd fissate il 30 aprile. Spunta la quarta candidata: Carlotta Salerno

La direzione del Partito Democratico ha deciso che le primarie del Partito Democratico si svolgeranno il prossimo 30 aprile, accogliendo parzialmente le richieste degli sfidanti di Matteo Renzi che chiedevano delle tempistiche allungate rispetto all’iniziale 9 aprile paventato dai renziani.
A cura di Charlotte Matteini
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La commissione di Garanzia eletta dalla direzione del Partito Democratico durante la riunione svoltasi lo scorso 21 febbraio a Roma nel pomeriggio ha stabilito ufficialmente la data delle primarie del partito per l'elezione del nuovo segretario, il prossimo 30 aprile. La proposta è stata approvata in direzione con approvata in direzione con 104 voti favorevoli, tre contrari e due astenuti. La proclamazione, o l'eventuale ballottaggio, avverrà però una settimana più tardi, il 7 maggio davanti all'assemblea nazionale riunita. La data delle primarie è stata oggetto di scontro tra le varie fazioni del Partito Democratico: i renziani e le altre correnti di maggioranza premevano perché la data prescelta fosse il 9 aprile, in modo tale da avere un segretario pienamente legittimato per le elezioni amministrative del prossimo giugno, visto che il simbolo del partito dovrà essere concesso alle varie liste elettorali entro la prima settimana di maggio proprio dal segretario.

I due sfidanti di Matteo Renzi nella corsa alla segreteria, il governatore pugliese Michele Emiliano e il ministro della Giustizia Andrea Orlando, chiedevano invece un po' più di tempo e quindi di spostare più in là di qualche settimana la data delle primarie del Partito Democratico. "Immagino sia necessario da parte di tutti coloro che hanno rivolto appelli per evitare la scissione a partire da Prodi, che chiedano alla commissione e al partito che i tempi delle primarie le rendano contendibili", aveva chiesto Emiliano poco prima della direzione di oggi pomeriggio.

Il regolamento, approvato dalla commissione di garanzia per il congresso anticipato, ha fissato non solo la data delle primarie ma anche le relative tempistiche congressuali: le candidatura andranno presentate entro le ore 18 del 6 marzo, le riunioni di circolo per presentare le candidature dovranno svolgersi dal 20 marzo al 2 aprile e le convenzioni provinciali il 5 aprile. La Convezione nazionale si svolgerà il 9 aprile per chiudere successivamente con le primarie il 30 aprile, che si svolgeranno dalle ore 8 alle 20. Per poter esprimere la propria preferenza, sarà necessario dichiarare di essere elettore del Pd e versare 2 euro. "Siamo partiti dal regolamento utilizzato nel congresso del 2013. Abbiamo tenuto quella struttura intervenendo su cose specifiche. Abbiamo ritenuto di fissare una data certa sull'elettorato attivo. Abbiamo stabilito che la platea congressuale di riferimento fosse quella definita dal tesseramento 2016, prorogata al 28 febbraio, dando così un elemento di trasparenza", ha spiegato il vicesegretario Lorenzo Guerini.

Piero Fassino, nel corso del suo intervento in direzione, ha sostenuto che "con la scelta del 30 aprile, chiuso definitivamente il dibattito sul voto politico a giugno. Siccome le procedure per attivare il voto sono almeno 45 giorni, io non ritengo possibile che si verifichi una crisi di governo mentre noi stiamo facendo il congresso. Non c'è nesso tra tempo e svolgimento del congresso e vita del governo Gentiloni".

Nonostante l'approvazione del regolamento, il percorso congressuale stabilito dalla commissione di garanzia non sembra essere condiviso, principalmente a causa delle tempistiche troppo strette. "Come sapete la mia proposta prevedeva una tempistica diversa (primarie a luglio ndr) e aveva lo scopo di evitare lo strappo. Detto ciò io non ho fatto parte di questa commissione ho rispetto per il lavoro fatto e non posso che prendere atto alla vigilia dell’avvio della fase congressuale, della volontà espressa dai candidati fino ad ora sulla scena. La mia opinione è che anche questo calendario è un altro errore a cui sarà conseguente il mio voto qui in direzione", ha sostenuto Gianni Cuperlo.

Molto critico anche il deputato Francesco Boccia, che durante in suo intervento in direzione si è scagliato contro la data di chiusura del tesseramento: "Il rappresentante in commissione di Michele Emiliano ha chiesto che i tempi di iscrizioni al partito fossero allungati leggermente. Io penso che il presidente Guerini debba dire una parola di più sul tema dell’iscrizione. Capisco la preoccupazione di Guerini di non lasciare la possibilità di iscrizione al giorno stesso, ma fissarla al 28 febbraio penso sia un’oggettiva forzatura".

La quarta candidata: la torinese Carlotta Salerno

Nel corso della giornata si è inoltre aggiunta una nuova candidatura per la segreteria di partito: si tratta di Carlotta Salerno, segretario cittadino a Torino dei Moderati, partito fondato da Giacomo Portas e alleato del Partito Democratico. "Mi candido e lo faccio per vincere. Io sono a disposizione", ha dichiarato la Salerno in un'intervista concessa al quotidiano Repubblica.

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