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Primarie Napoli: Bersani chiede unità per non consegnare la città alla destra

I vertici del Pd chiedono al vincitore Andrea Cozzolino di fare un passo indietro a favore di un candidato condiviso, ma il delfino di Antonio Bassolino riempie il Palapartenope di sostenitori e dichiara di andare avanti. Bersani commissaria il partito napoletano.
A cura di Alessio Viscardi
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“Fare un passo indietro” è questo l'invito inascoltato del segretario nazionale del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani. I due principali oppositori nella corsa a sindaco di Napoli sono il vincitore delle primarie napoletane, Andrea Cozzolino, e il grande sconfitto Umberto Ranieri. Il segretario nazionale sottolinea che “quel che succede a Napoli non può pregiudicare la battaglia che il Pd sta facendo in Italia e non può consegnare la città alla destra di Berlusconi e Cosentino. Per questo ho chiesto senso di responsabilità”, rispondendo ai microfondi del Tg1. Qualche giorno fa, il commissariamento del Pd napoletano, gesto susseguente alle accuse di brogli durante le consultazioni per la nomina del candidato sindaco del centrosinistra.

Da oltre una settimana, i vertici del Partito Democratico chiedono di trovare un nome unitario che metta d'accordo tutta la coalizione di centrosinistra, convergendo su Roberto Saviano e Raffaele Cantone. Andrea Cozzolino, accusato di brogli e di un sospetto successo plebiscitario nei quartieri della periferia di Napoli, ha riunito venerdì scorso i suoi sostenitori al Palapartenope di Fuorigrotta. Migliaia di persone in acclamante attesa del suo discorso, come una vera star. Una vera prova di forza del delfino di Antonio Bassolino, che fa muso duro dinanzi alle richieste della segreteria nazionale. Non molla nemmeno Umberto Ranieri, che con il suo ricorso ai garanti ha causato la loro divisione interna – con tre di loro che hanno abbandonato il lavori nella giornata di ieri.

Interviene anche Massimo D'Alema sul caos primarie a Napoli, dal salotto di “In Mezz'ora” di Lucia Annunziata, altra grande papabile al ruolo di candidato Pd nel capoluogo campano: “C’è un comitato di garanzia che deve verificare se ci sono state irregolarità. Io non mi esprimo, sarebbe come esprimere un giudizio sulle vicende processuali di Berlusconi. Mi accontento che si facciano i processi. Ciò che spero è che, al di là del contenzioso, si raccolga l’appello alla ragionevolezza e ad una soluzione politica lanciato da Bersani”.

Il nuovo commissario del Pd, Nicola Orlando, si appresta a cominciare i lavori: ascoltare i vertici del Pd, tra cui Enzo amendola e Nicola Tremante – che aveva denunciato i presunti brogli commessi da Andrea Cozzolino – per farsi un'idea della situazione in Campania.

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