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Valditara dice che il problema del caro affitti tocca solo le città governate dal centrosinistra

“Io credo che il problema del caro affitti sia grave, ma tocchi le città governate dal centrosinistre. Dove ci sono gli accampamenti degli studenti, le giunte comunali non hanno attivato politiche abitative a favore dei giovani e degli studenti”: lo ha detto il ministro Valditara parlando del caro affitti e delle proteste dei fuori sede.
A cura di Annalisa Girardi
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Affittare una stanza sta diventando un privilegio per pochi, visti i prezzi stratosferici che si stanno raggiungendo in alcune città. Gli studenti fuorisede, da Roma a Milano, protestano ormai da tempo contro il caro affitti e chiedono soluzioni alla portata di tutti. Per il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, il problema c'è, ma riguarda solo le città amministrate dalla sinistra: "Io credo che il problema del caro affitti sia grave, ma tocchi le città governate dal centrosinistra. Nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso", ha detto intervenendo a Sky Tg24.

"I ragazzi hanno ragione, è una vergogna"

Insomma il problema del caro affitti, secondo Valditara, sarebbe dovuto alla mancanza di politiche abitative comunali a favore degli studenti fuorisede. Negli ultimi giorni diversi studenti si sono accampati fuori dal Politecnico di Milano e dalla Sapienza di Roma, denunciando come trovare una casa in queste città sia ormai impossibile. Proprio su questo tema è intervenuto oggi anche il sindaco della Capitale, ospite di Omnibus: "Quello del caro-affitti è un problema enorme, i ragazzi hanno ragione e io li vorrei incontrare. È uno dei punti del nostro Piano casa, è una vergogna che in una città universitaria come Roma gli studenti devono pagare cifre incredibili per mezze stanze", ha detto Roberto Gualtieri.

Per poi affermare che il problema deriva anche da una legislazione che non regola il mercato: "Siamo un Paese con pochi studentati, ma ci sono le risorse del Pnrr e noi vogliamo realizzarne a Roma. C'è un mercato degli affitti drogato, anche perché manca una legge che limiti i cosiddetti Airbnb, legge che io vorrei come c'è in tutte le capitali europee. Nel nostro Piano prevediamo anche una agenzia degli affitti che intermedi tra domanda e offerta dando anche garanzie".

Anche la ministra dell'Università Anna Maria Bernini è intervenuta sull'argomento: "Non voglio cavalcare polemiche, ma trovare soluzioni. Né posso permettere che si faccia demagogia su un tema così importante come quello delle residenze universitarie e che in questi anni non è stato affrontato come andava fatto. Il momento è difficile, c’è una congiuntura economica che pesa molto anche sugli affitti. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo dare risposte subito, ponendoci in una posizione di ascolto e non di contrapposizione", ha scritto sui social. In un'intervista al Giornale ha aggiunto: "Servono più risorse, con il governo abbiamo già messo in legge di Bilancio 400 milioni in più, extra Pnrr, ma è solo un primo passo. Il Pnrr prevede di realizzare 60 mila posti aggiuntivi. Il ministero ha già raggiunto il primo target asesgnando agli studenti 7500 posti letto".

Le repliche delle opposizioni: "Il governo ha cancellato il fondo per gli affitti"

Non si sono fatte attendere le repliche dei partiti interessati. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha dichiarato: "È uno scaricabarile penoso, vorrei evitare di scadere a un livello così basso. Tutte le istituzioni dovrebbero fare la loro parte e affrontare questo problema. Tra l'altro gli studentati non sono nemmeno competenza dei Comuni". Sempre dal Pd, la vicepresidente della Camera Anna Ascani ha scritto sui social: "La destra italiana – quella che era pronta a governare – per ora sta riuscendo in una sola cosa: dare la colpa agli altri di qualunque problema si trovi a dover risolvere. Hanno vinto le elezioni, ma si comportano ancora da opposizione. Un bel guaio per il Paese".

La stessa segretaria del partito, Elly Schlein, ha contrattaccato: "Siamo vicini a studenti e studentesse che stano protestando contro il caro affitti. Il Pd continuerà a spingere per convincere il governo tornare indietro sull'errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti, 330 milioni di euro". Allo stesso tempo, il partito lavorerà anche nei Comuni "per riuscire a mettere in campo politiche che recuperino alloggi che oggi sono sfitti, perché possano essere messe a disposizione di quelle famiglie che cercano una casa e non la trovano". Il responsabile Welfare del Pd Marco Furfaro ha concluso: "Le dichiarazioni del ministro Valditara confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, che siamo di fronte ad un governo di mentitori seriali".

Dal Movimento 5 stelle, Roberto Fico ha sottolineato che "prendersela con i sindaci di varia estrazione" è "una formidabile arma di distrazione di massa", mentre il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli ha chiosato:  "Aspettando che il ministro Valditara e il Pd smettano di litigare, magari possiamo votare la proposta di legge Silvestri alla Camera che istituisce un fondo di sostegno a chi non riesce più a pagare una rata del mutuo divenuta troppo cara; fondo che si alimenta tassando gli extra profitti delle banche. E già che ci siamo si potrebbero votare gli emendamenti del Movimento 5 stelle al cosiddetto decreto Bollette, che ripristinano il fondo affitti e il fondo per la morosità incolpevole ingiustamente abbandonati da questo Governo".

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