371 CONDIVISIONI

Vaccino obbligatorio, da Galli a Crisanti: chi è a favore e chi è contrario all’idea di Draghi

Il giorno dopo l’annuncio del presidente Draghi sulla possibilità di rendere il vaccino contro il Covid obbligatorio nei prossimi mesi, la comunità scientifica si divide: da Galli a Crisanti, da Bassetti a Pregliasco, i pareri degli esperti sono tendenzialmente allineati con l’idea del presidente del Consiglio, ma non mancano le voci fuori dal coro.
A cura di Tommaso Coluzzi
371 CONDIVISIONI
Immagine

La risposta del presidente Draghi ieri in conferenza stampa è stata chiara: si va verso il vaccino contro il Covid obbligatorio e la terza dose. Ma cosa ne pensano gli esperti che popolano i salotti televisivi e rispondono da un anno e mezzo alle domande di giornalisti e cittadini? La comunità scientifica è tendenzialmente allineata sull'appoggio all'idea del presidente del Consiglio, ma non mancano le perplessità. Il professor Galli, responsabile di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano è d'accordo con Draghi: "Non ho una posizione contraria all'applicazione dell'obbligo vaccinale ove necessario – ha spiegato a Fanpage.it – E per come si stanno mettendo le cose temo che sia necessario farlo. Se la decisione di Draghi è in questa direzione ha il mio appoggio, è un atteggiamento razionale. Certamente credo che chiunque preferisca persuasione, informazione e non un atteggiamento impositivo".

Il professor Crisanti, invece, ha dei dubbi sull'annuncio di Draghi sul vaccino obbligatorio: "Mi lascia molte riserve – ha spiegato il direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell'università di Padova ad Adnkronos Salute – Da Israele arrivano dei dati che indicano come l'efficacia dei vaccini si riduca al 70%. Questo annuncio è politico, i vaccini funzionano e hanno un rapporto costo-benefici indiscutibile, ma non vorrei che con i dati che arrivano da Israele questa scelta dell'obbligo si riveli un boomerang per i no vax che potranno dire che i vaccini non funzionano e quindi rifiutare l'obbligo". Diverso l'approccio del virologo Fabrizio Pregliasco dell'università Statale di Milano: "La situazione epidemiologica e le caratteristiche del vaccino anti-Covid ci portano a dover immaginare una terza dose e la possibilità dell'obbligo", ha spiegato anche lui ad Adnkronos Salute, per cui l'annuncio del presidente Draghi "ci sta, ne sono contento e la condivido".

Scende in campo per appoggiare il presidente Draghi anche il professor Bassetti del reparto di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova: "Sono d'accordo con la scelta del governo di partire con la terza dose di vaccini e sull'obbligo vaccinale – ha spiegato dopo essere stato contattato da Adnkronos Salute – Quest'ultima è una scelta forte, ma dimostra che Draghi è la persona giusta, al posto giusto e nel momento giusto, sono con lui in questa battaglia". Pensare all'obbligo vaccinale è "molto razionale da un punto di vista scientifico – ha commentato il virologo Giorgio Palù, presidente dell'Aifa e componente del Cts, su Skytg24 – Esiste già in Italia per 11 vaccini, consideriamo questa opportunità, ma serve una legge e sta alla politica adesso assumersi la responsabilità".

Nell'universo politico del governo l'annuncio di Draghi ha creato qualche malumore, soprattutto in casa Lega. Matteo Salvini si è espresso più volte contro il vaccino obbligatorio e una parte dei parlamentari continua la battaglia contro il green pass. Forza Italia e Partito Democratico chiedono l'obbligo vaccinale da tempo, così come il Movimento 5 Stelle nell'ultimo periodo si è allineato a questa posizione. Il presidente del Consiglio ha accolto la proposta leghista di una cabina di regia per decidere le prossime mosse: prima l'estensione ulteriore della certificazione verde, che sembra imminente, poi anche l'obbligo vaccinale.

371 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views