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Sondaggio enti locali: la classifica dei sindaci e dei governatori

Le pagelle ai politici locali mostrano un rilevante crollo di fiducia nel “governance poll” realizzato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore. Deludono due su tre. Alemanno e Renzi in netto calo, tra i sindaci. Si salvano Tosi e Pisapia. De Luca (Salerno) è il più amato d’Italia. Tra i governatori vince Rossi (Toscana).
A cura di Biagio Chiariello
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Il Sole 24 Ore ha pubblicato un sondaggio sul gradimento dei leader di Comuni e Regioni. Il dato principale che emerge dalla rilevazione Governance Poll 2012 condotta da Ipr Marketing è un generale calo di fiducia degli italiani nei confronti dei loro rappresentanti locali: «Rispetto al giorno in cui sono stati eletti, i sindaci perdono in media 5 punti percentuali di consenso, e i Governatori ne perdono 3. Bocciati quindi sindaci e governatori. A salvarsi è solo un amministratore locale su tre, e spesso le dinamiche migliori sono realizzate da chi è stato eletto nelle ultime amministrative (e forse sfrutta l'onda lunga della campagna elettorale)». E' questa la sintesi del quotidiano economico guardando ai risultati del sondaggio.

Il sindaco più amato è Vincenzo De Luca di Salerno;  con il 72% dei consensi, occupa il primo gradino di un podio tutto meridionale, che  vede al secondo posto il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando (con il 71% dei consensi) e al terzo, quello di Agrigento, Marco Zambuto. Quarto posto per il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi. De Luca è un habituè del Governance Poll (essendo arrivato nei primi posti della classifica dei sindaci più apprezzati già negli anni scorsi), lo stesso dicasi per Tosi. Eppure, i casi del primi leader, rispettivamente, piddino e leghisti, rappresentano la più classica delle eccezioni. Come detto, infatti a spingere in alto i sindaci sono quasi sempre le vittorie ottenute alle ultime amministrative. Non è certo un caso se 8 dei 9 primi cittadini più apprezzati d'Italia sono usciti trionfati dalle elezioni della primavera scorsa. In tal senso, è emblematico il caso di Zambuto, sindaco di Agrigento, che aveva concluso il 2011 con un non invidiabile 49% dei consensi. Appena un anno dopo è sul terzo scalino del podio nazionale con un bel 70%, forte sicuramente del 74,7% ottenuto alle urne.

Deludono sindaci e governatori – Guardando alle statistiche,  il 68,3% dei sindaci e il 64,3% dei governatori perdono consenso. Praticamente due su tre. La percentuale migliora rispetto al giorno dell'elezioni per il sindaco di Verona Flavio Tosi (+8,7%), di Milano Giuliano Pisapia (+4,9%) e di Pesaro Luca Cerisoli (+3,6%) seguito dal primo cittadino di Como, Mario Lucini (65,5%). Tra le grandi città, al 10° posto c'è il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia (60%), seguito a sette lunghezze dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris (17° posto con il 59% dei consensi, comunque in calo di 6,4 punti rispetto al giorno delle elezioni) e il sindaco di Torino, Piero Fassino (58%) al 22* posto. In calo il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi (61° posto con il 52% dei consensi) e il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno (70° posto con il 50%,  -3,7 punti rispetto a quando è stato eletto) Tra i governatori vince Enrico Rossi (Toscana), mentre Vasco Errani (Emilia Romagna) ottiene il miglioramento più netto (3,9%) rispetto al voto. Forte perdita di consenso per Giuseppe Scopelliti (Calabria), Vito De Filippo (Basilicata) e Ugo Cappellacci (Sardegna).

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