Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, verrà prelevato il dna anche delle gemelle Cappa e di un amico di Alberto Stasi: a cosa servirà

La Procura di Pavia, che da mesi sta indagando sul delitto di Garlasco e in particolare su Andrea Sempio, ha disposto oggi che vengano acquisiti anche i dna delle gemelle Cappa e dell’amico di Alberto Stasi, Marco Panzarasa. Anche il loro materiale generico servirà per l’incidente probatorio: nell’udienza di oggi in Tribunale di Pavia ha affidato l’incarico ai periti che inizieranno a lavorare dal 17 giugno.
A cura di Giorgia Venturini
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Nel giorno dell'udienza sull'incidente probatorio è emersa la notizia che la Procura di Pavia, che da mesi è tornata a indagare sul delitto di Garlasco e in particolare su Andrea Sempio, ha disposto che vengano acquisiti anche i dna delle gemelle Cappa e dell'amico di Alberto Stasi Marco Panzarasa. Anche il loro materiale genetico rientrerà nei nuovi accertamenti dei periti incaricati nell'udienza di oggi e che inizieranno a lavorare sui reperti della scena del crimine dal 17 giugno.

Infatti nell'incidente probatorio verrà utilizzato non solo il dna dell'indagato Andrea Sempio ma anche di altre persone. Come aveva già spiegato il gip: le nuove analisi si concentreranno sulla "comparazione" tra i dna estrapolati in tutte le varie analisi per verificare l'eventuale "corrispondenza" non solo con quello di Sempio, ma pure con quelli di Stasi e di tutte le persone di "sesso maschile" che hanno frequentato casa Poggi. Sarebbero stati presi anche dna di persone femminili. Il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza hanno invece rinunciato ad acquisire il dna dei familiari della 26enne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 perché già acquisito da tempo.

Garlasco, verrà prelevato anche il dna delle gemelle Paola e Stefania Cappa

Ora la decisione di prendere anche il materiale genetico della gemelle Cappa arriva due giorni dopo che i carabinieri e i vigili del fuoco hanno ispezionato un canale a Tromello – dopo la soffiata di un testimone – vicino alla casa della nonna delle sorelle Cappa, nonché cugine di Chiara Poggi. Da qui sarebbero stati presi oggetti "potenzialmente utili alle indagini", come spiegato da fonti investigative a Fanpage.it. Un testimone avrebbe riferito di aver visto una delle due cugine gettare qualcosa nel canale di Tromello, poco lontano da Garlasco. Ora è bene precisare che le sorelle non sono mai state indagate e non lo sono neanche ora.

Più avvocati hanno precisato fuori dal Tribunale: "La difesa di Stasi ha chiesto e ottenuto di estendere la l'acquisizione di Dna ad altri soggetti che frequentavano la famiglia o che potrebbero aver contaminato la scena del delitto. Tra questi vi sono le sorelle Cappa, Marco Panzarasa, carabinieri che hanno indagato in casa, soccorritori, e altri anche per contaminazione indiretta. In tutto una decina di persone, alcune estranee alle indagini. L'acquisizione dei dna non prevede infatti automaticamente che i soggetti vengano indagati".

Omicidio Chiara Poggi, via libera all'incidente probatorio

Dopo l'udienza di stamattina c'è ufficialmente il via libera per l'incidente probatorio: la gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha formulato i quesiti per i nuovi periti Denise Albani e Domenico Marchigiani (ovvero i due periti super partes che eseguiranno l'incidente probatorio) e concesso un termine di 90 giorni per depositare la loro consulenza. I quesiti – ovvero punto per punto di quello che verrà fatto nell'incidente probatorio – sono sette. E tra questi è stato sottolineato l'utilizzabilità del dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi e sulla eventuale riconducibilità di esso ad Andrea Sempio. Al centro infatti ci sarebbe la perizia del 2014 del genetista Francesco De Stefano che individuò un cromosoma Y forse compatibile alla famiglia di Sempio quando analizzò le unghie della vittima ma precisò che fu impossibile tracciare un profilo genetico completo e certo che permettesse di formulare qualche colpevolezza sull'attuale indagato. Il contrario di quello che sostengono i consulenti di Stasi che hanno nei mesi scorsi hanno fatto riaprire le indagini.

L'analisi riguarderà anche le nuove tracce biologiche che verranno cercate sugli elementi mai analizzati nella villetta: queste verranno poi confrontate con le tracce biologiche di una serie di persone (non indagate) che frequentavano casa Poggi. Per i risultati dell'incidente probatorio bisognerà attendere la prossima udienza del 24 ottobre.

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