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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia sempre primo inseguito dal Pd: i 5 Stelle crollano sotto il 10%

Secondo il sondaggio politico elettorale di Dire e Tecnè, Fratelli d’Italia è sempre più primo partito nelle intenzioni di voto dei cittadini. Secondo e attaccato il Pd, mentre la Lega è distante. Malissimo il Movimento 5 Stelle, che crolla dietro a Forza Italia.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Fratelli d'Italia è sempre più primo nelle intenzioni di voto. Il partito di Giorgia Meloni non molla un centimetro e – secondo il sondaggio di Dire e Tecnè di questa settimana – si conferma in testa davanti a tutti con il 23,3%, senza perdere o guadagnare neanche un decimo di punto. Il Partito Democratico di Enrico Letta è sempre lì attaccato al treno della vetta, ma a inseguire: cala dello 0,1% e scende al 22,8%, a mezzo punto da Meloni e i suoi. La Lega di Matteo Salvini, invece, ormai è staccata di parecchio: il Carroccio perde un altro 0,2% e scende al 14,7%. Subito dopo, da ormai un paio di settimane a questa parte, troviamo Forza Italia di Silvio Berlusconi, che ottiene un tondo 10,0% crescendo di uno 0,1%.

A perdere l'ennesima posizione è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che, dopo la scissione di Luigi Di Maio, è crollato al quinto posto nelle intenzioni di voto. Vale la pena ricordare, tra l'altro, che il Movimento è stato di gran lunga il partito più votato alle politiche del 2018. I grillini otterrebbero il 9,4% se si votasse oggi, con un più 0,1% di crescita sulla scorsa settimana che non serve – ovviamente – a coprire il disastro totale in casa 5 Stelle.

A seguire c'è una lunga lista di partiti, a cominciare dalla federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, che perde lo 0,1% e si mantiene al 5,2%. Italia Viva di Matteo Renzi è al 2,9%, segnando un più 0,2%, seguito da Italexit di Gianluigi Paragone al 2,6%, che cresce dello 0,1%. Chiudono Europa Verde al 2,2% e Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni al 2,1%, entrambi in perdita dello 0,1%.

Per quanto riguarda il governo, invece, i giudizi negativi sono ancora una volta in crescita: il 49,5% dei cittadini boccia l'operato dell'esecutivo (più 0,5%) mentre il 46,0% lo promuove (meno 0,2%). Non va meglio all'indice di gradimento personale di Mario Draghi, che comunque resta più alto: il 52,3% dà un giudizio positivo (meno 0,3%), mentre il 42,2% dà un giudizio negativo (più 0,5%).

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