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Sondaggi politici, Conte è il leader che gode di più fiducia: dietro di lui Zaia e De Luca

È il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il leader che gode di maggior fiducia tra gli italiani. Il sondaggio Demos per l’Atlante politico di Repubblica evidenzia l’alto gradimento dei profili istituzionali in seguito all’emergenza Coronavirus: al secondo e terzo posto, infatti, troviamo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello campano, Vincenzo De Luca.
A cura di Stefano Rizzuti
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Resta alto il gradimento del governo, così come quello del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Sono i dati che emergono dal sondaggio Demos per l’Atlante politico di Repubblica, secondo cui l’esecutivo è apprezzato da sei italiani su dieci. Una fiducia aumentata nettamente con l’emergenza sanitaria, considerando che fino a febbraio il dato era tra il 40% e il 44%, una cifra inferiore a quella del precedente governo guidato dallo stesso Conte, ma con la maggioranza M5s-Lega. In generale è aumentata la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, non solo nel governo ma anche nei presidenti di Regione. Per quanto riguarda il governo, la fiducia ha raggiunto a marzo un dato superiore al 70%, il più alto di quello degli ultimi cinque anni e tra i più alti del decennio. Poi il gradimento è leggermente sceso, ma resta ancora alto, al 60% appunto: nel precedente esecutivo il picco era stato del 62%. Inoltre, il 36% degli intervistati ritiene che il governo arriverà a fine legislatura, mentre il 22% pensa che durerà almeno un anno.

Sondaggi, la fiducia nei leader politici

La fiducia più alta resta quella nel presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ora al 65%, in aumento di un punto percentuale. A seguire troviamo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al 56%, con un aumento di cinque punti percentuali rispetto ad aprile. Al 43% troviamo il commissario europeo Paolo Gentiloni, così come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Che, come Zaia, gode di un buon gradimento dopo l’emergenza Coronavirus. Al 41% troviamo Giorgia Meloni, al 39% Emma Bonino e Matteo Salvini, al 38% Dario Franceschini e Roberto Speranza, al 37% Stefano Bonaccini (presidente dell’Emilia-Romagna), al 36% Nicola Zingaretti, al 34% Silvio Berlusconi, al 32% Luigi Di Maio (in calo di cinque punti). In netto calo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che perde dieci punti percentuali e non va oltre il 27%. Peggio di lui solo alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle (Alessandro Di Battista al 26%, Beppe Grillo al 19% e Vito Crimi al 18%) e Matteo Renzi, che guadagna quattro punti e arriva al 24%.

Le intenzioni di voto secondo i sondaggi

Il sondaggio Demos non fa rilevare scostamenti significativi nelle intenzioni di voto rispetto ad aprile. La Lega supera di poco il 25% (al 25,2%) ed è il primo partito, ma prosegue nel suo declino che va avanti da mesi: perde un punto e mezzo in due mesi e quasi 10 rispetto alle europee di un anno fa. In calo, ma di poco, anche il Pd, ora al 21,2%. Frena la discesa del Movimento 5 Stelle, ora al 16,8%, mentre Fdi è il partito in maggior crescita al 14,3%. Si risolleva Forza Italia e supera il 7% (non succedeva da quasi un anno), raggiungendo il 7,3%. Leu e La Sinistra, insieme, raggiungono il 3,7%, mentre +Europa è al 2,8% e Azione al 2,2%. Male Italia Viva: il partito di Matteo Renzi non supera il 2,5%.

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