Sondaggi: il PdL è in caduta libera e Grillo al secondo posto. W Monti premier

A guardare i dati del tradizionale sondaggio del lunedì effettuato per il Tg di La7 verrebbe da fare un'analogia con l'impresa compiuta ieri da Felix Baumgartner e il PdL. Entrambi in netta caduta libera. E' una estremizzazione, è vero, ma il principale partito di centrodestra ha subito un crollo davvero clamoroso. Non che la perdita di voti fosse una novità negli ultimi mesi per la creatura fondata da Silvio Berlusconi, ma ora la situazione è diventata davvero preoccupante per Alfano & c. Secondo l'istantanea scattata dall'istituto Emg, il Popolo della Libertà è sceso al 16,8% dei voti, venendo così superato anche dal Movimento 5 Stelle che invece cresce sempre più ed oggi fa registrare il 17,7% delle preferenze; non è la prima volta che il partito di Beppe Grillo è sopra il Pdl: era già successo per quattro settimane di fila, dall'1 al 22 giugno, quando ha toccato il top, finora, del 19,4%.
Stabile al primo posto c'è il Pd, con il 28,1 %. Ciò vuol dire che tra i due principali partiti italiani c'è uno scarto di 11,3 punti percentuali a favore dello schieramento di centrosinistra. Inutile ricordare che il PdL paga le ultime vicende politico-giudiziarie italiane dal Laziogate di Franco Fiorito all'affaire Zambetti della plurindagata Regione Lombardia di Formigoni.
Per quanto riguarda le altre forze politiche, al quarto posto troviamo la Lega Nord con il 6,2%. Il partito di Roberto Maroni paga ancora la scottatura della scorsa primavera con lo scandalo dei rimborsi elettorali che ha travolto Bossi e famiglia. Basti pensare che a febbraio era sopra i 10 punti percentuali. Più giù, sempre in flessione, troviamo Sel al 5,2% (-0,3%), Idv al 4,1% (-0,6%) e Udc al 5,9% (-0,4%). Basse le percentuali per Fli avrebbe il 2,9% (stabile), la Federazione della sinistra arriverebbe al 2,3% (+0,3%), La Destra al 2,1% (+0,3%) Ecologisti Verdi all'1,5% (+0,2%), Lista Bonino-Pannella all'1,2%(+0,3%) e Psi all'1,4% (+0,1%). Oltre un quinto degli italiani non sa ancora chi votare (20,2%) e poi ci sono gli astenuti che, se si andasse a votare domani, sarebbero il 33,7%, un terzo degli aventi diritto.
E per quanto riguarda il prossimo premier? Gli pseudo-elettori sembrano puntare ancora sull'attuale Presidente del Consiglio. Per quanto i suoi consensi siano in calo (-2% rispetto all'ultimo sondaggio), Mario Monti è ancora il candidato preferito dagli italiani (18% dei voti) Dietro di lui Bersani-Renzi pari merito a 12%. Quindi Berlusconi e poi Beppe Grillo: il 5% sceglierebbe l'ex comico genovese come capo del Governo. La stessa percentuale di preferenze per Luca Cordero di Montezemolo; il 4%, invece, opterebbero per Nichi Vendola e Angelino Alfano; mentre Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro e Roberto Maroni avrebbero il 3% ciascuno; Emma Marcegaglia e Corrado Passera sarebbero votati ognuno dall'1%.