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Sea Watch, il caso della foto segnaletica di Carola Rackete e il legame con il social network russo

Sul web circola la foto segnaletica di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3 arrestata dopo aver fatto sbarcare i migranti a Lampedusa. Lo scatto potrebbe essere stato inizialmente diffuso sul social network russo VKontakte, ma la sua diffusione è illegittima e anche la questura di Agrigento sta indagando per capire chi l’abbia diffusa.
A cura di Stefano Rizzuti
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La foto segnaletica di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3, gira da qualche ora sul web. Un’immagine in cui si vede la capitana, arrestata dalla Guardia di finanza dopo aver fatto approdare l’imbarcazione con a bordo 40 migranti nel porto di Lampedusa, mentre viene identificata dalla polizia. Lo scatto riporta il logo dell’agenzia di stampa Adnkronos. Ma, come riporta Nextquotidiano, non è l’unica versione dell’immagine: un’altra non riporta il logo dell’agenzia di stampa e viene titolata “Foto sul muro di Giancarmine”, con un link – probabilmente – a VKontakte, il social network russo alternativa a Facebook spesso criticato perché più libertario nei confronti di contenuti ambigui e spesso ben visto dai sovranisti.

Da una parte c’è chi pensa che la foto sia un falso. Dall’altra sembra invece che la foto sia stata effettivamente pubblicata anche su alcuni siti giornalistici e sia reale e per questo motivo i parlamentari del Pd hanno annunciato una interrogazione parlamentare sul caso. Anche perché la pubblicazione di una foto segnaletica va in contrapposizione con quanto previsto dall’articolo 8 del codice deontologico dei giornalisti, secondo cui non è possibile riprodurre immagini e foto di persone “in stato di detenzione senza il consenso dell’interessato”, fatta eccezione per “rilevanti motivi di interesse pubblico o comprovati fini di giustizia e di polizia”. Un dispositivo confermato anche dall’Autorità di garanzia dei dati personali e da una sentenza Cedu.

L’interrogazione parlamentare

A sollevare il caso a livello parlamentare è il senatore del Pd, Davide Faraone, imbarcatosi sulla Sea Watch negli scorsi giorni e rimasto a bordo fino allo sbarco: “Chiederemo con un'interrogazione immediata di sapere chi è quel delinquente che ha scattato e messo in rete questa foto. Ci rivolgeremo al capo della polizia e chiederemo un intervento immediato. Una persona, chiunque essa sia, mentre è sottoposta a rilievi dattiloscopici, viene fotografata e sottoposta al pubblico ludibrio. Una vera e propria lapidazione social. Vergogna! Naturalmente anche questa volta il ministro degli interni Salvini, perennemente collegato sui suoi social, non avrà nulla da dire”.

Condanna anche da Emanuela Fiano, deputato Pd, che avverte: “Circola un'immagine della fotosegnalazione di Carola, negli uffici di polizia. Chiederemo oggi con interrogazione urgente a Salvini, se la foto sia vera e chi abbia fatto circolare illecitamente questa immagine, ennesima barbarie del diritto”. Con lui anche un’altra deputata dem, Alessia Morani: “Sulla diffusione di questa foto abbiamo presentato una interrogazione parlamentare e un esposto ai garanti dei detenuti e della privacy. Questo ‘spettacolo' schifoso deve finire. Ora basta”.

Il questore di Agrigento, inoltre, ha avviato una inchiesta interna per ricostruire l'accaduto e capire come sia stata resa pubblica la foto: l'accertamento ha portato all'avviamento di un procedimento disciplinare. Gli atti sono stati trasmessi all'autorità giudiziaria competente.

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