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Salvini propone un condono tombale: “Se non lo fai in tempo di guerra…”

Matteo Salvini torna a parlare di condono e propone al governo di mettere in campo un condono “edilizio, fiscale, tombale”. Per il leader della Lega in un periodo di emergenza – sanitaria ed economica – come quello attuale è necessario mettere in campo qualsiasi misura per aiutare i cittadini: “Se non fai un condono in tempo di guerra non lo fai più”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, lancia una proposta al governo: un condono tombale da mettere in campo subito per aiutare gli italiani in un periodo di emergenza come quello attuale. “Se non fai un condono in tempo di guerra non lo fai più: edilizio, fiscale, tombale”, afferma il segretario del Carroccio a Porta a Porta, trasmissione di Rai 1. Salvini prosegue: “C’è bisogno di fare emergere, fatti salvi gli illeciti penali, tutto quello che è nascosto, perché l'Italia ha bisogno di recuperare questi soldi. Se c’è qualcuno che ha cento euro che non può utilizzare per mille motivi, magari nelle cassette di sicurezza della nonna, gli dici me ne dai 20 e gli altri 80 li rimetti in circolo nell'economia”. Così facendo, secondo il leader leghista, “verrebbero fuori parecchie decine di miliardi. In tempo di guerra bisogna mettere in campo tutto quello che c’è”.

Il leader leghista chiede anche di sospendere subito le scadenze fiscali: “Ci sono interi settori produttivi che non riaprirebbero più se ci fosse un lockdown totale. Ora si sospendano le scadenze fiscali che sono ancora fissate al 30 novembre, almeno per quest'anno lasciamo perdere”. Poi Salvini ribadisce la sua volontà di incontrare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “A Conte dico che domani, se serve, sono pronto a vederlo a Palazzo Chigi, per ragionare sui dl ristori due, tre. Io dico: domani. È da giugno che dice ci vediamo a Palazzo Chigi”.

Salvini chiede di portare avanti il conforto anche in Parlamento, soprattutto sulla manovra: “Possiamo fare anche un relatore alla legge di Bilancio quadruplo, noi abbiamo le nostre proposte e siamo a disposizione. Fino a oggi l'ascolto del governo è stato pari allo zero. Spero che ora abbiano capito che da soli non ce la fanno. Io quando sento parlare di bicamerale cambio canale, metto un telefilm. Il luogo di confronto c’è ed è il Parlamento”.

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