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Salvini ha chiesto a Draghi di eliminare subito l’obbligo di mascherina all’aperto

Dopo l’incontro con Draghi a Palazzo Chigi, Salvini ha spiegato di aver chiesto al presidente del Consiglio di eliminare prima possibile “l’obbligo del bavaglio almeno all’aperto” e di tornare alla “libertà di respiro”. Tra i temi toccati anche la questione migranti, con il leader della Lega che attacca la ministra Lamorgese e chiede subito un “intervento serio” per evitare “un’estate di sbarchi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Salvini incontra Draghi. O meglio, Draghi riceve Salvini a Palazzo Chigi. Questa mattina il segretario della Lega e il presidente del Consiglio hanno avuto un colloquio durante il quale si è parlato degli "sviluppi positivi della situazione economica" e delle "prospettive di ripresa e crescita del Paese". Questa è la versione di Chigi. Salvini, dopo il confronto, si è fermato a parlare con i giornalisti: "L'incontro con Draghi è stato utile, positivo e costruttivo – spiega il leader della Lega – C'è sintonia su tutto". Poi il senatore comincia a elencare tutta una serie di punti e di richieste presentate al presidente del Consiglio: dalle mascherine ai migranti.

Il segretario della Lega chiede che, nell'arco "non di poche ore, ma di pochi giorni", l'Italia possa tornare alla "libertà di respiro". Significa eliminare l'obbligo della mascherina all'esterno: "Ho chiesto di togliere l'obbligo del bavaglio almeno all'aperto il prima possibile – ribadisce Salvini – Ora bisogna riaprire le attività imprenditoriali in sicurezza e togliere le mascherine aperto, mi sembrerebbe punizione ingiusta". E insiste: "Liberiamo gli italiani da questo bavaglio, spero già da domani, dal prossimo Consiglio dei ministri sia fatta questa scelta".

Il "tema caldo", però, secondo Salvini, è "quello degli sbarchi". Il segretario della Lega spiega di aver chiesto a Draghi e alla ministra Lamorgese "un intervento" in tema migranti, perché "si sono triplicati rispetto allo scorso anno, abbiamo superato quota 18mila, nonostante il Covid". È un problema "sociale e di sicurezza", insiste Salvini. L'Italia "non può essere meta di traffici e di arrivi illegali, servono interventi seri, perché non si può pensare a un'estate di sbarchi". Poi si scaglia sulla sua erede al Viminale: "Draghi sta facendo un lavoro eccezionale al livello estero, se c'è un ministro dell'Interno ci dia qualche notizia". Infine Salvini glissa sulla proroga dello stato di emergenza: "Ne parleremo a luglio".

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