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Salvini contro obbligo vaccinale: “Nessuno in Europa ce l’ha, no ai bimbi fuori dalle classi”

“”Quando sento parlare di inseguire anche i bambini e i ragazzini, non da senatore ma da padre dico ‘attenzione’. Io ho 48 anni, mi sono vaccinato per scelta e non per costrizione, ma i bambini di 12-14 anni vanno protetti ed è importante: per tutti ci sia il diritto alla scuola in presenza, nessuno escluso”: lo ha detto Matteo Salvini schierandosi contro l’ipotesi dell’obbligo vaccinale contro il coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini è contrario all'obbligo vaccinale. "Gli italiani stanno rispondendo, nessun Paese europeo ha l'obbligo, quindi non si capisce perché dovrebbe averlo l'Italia", ha commentato il leader della Lega questa sera da Rimini. Aggiungendo anche: "Quando sento parlare di inseguire anche i bambini e i ragazzini, non da senatore ma da padre dico ‘attenzione'. Io ho 48 anni, mi sono vaccinato per scelta e non per costrizione, ma i bambini di 12-14 anni vanno protetti ed è importante, oggi l'ho detto a Draghi, che per tutti ci sia il diritto alla scuola in presenza, nessuno escluso, nessun bimbo deve rimanere fuori dalle classi".

L'obbligo vaccinale di cui si sta discutendo in queste ore, in realtà, potrebbe riguardare solo le fasce di età più a rischio. Secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, potrebbe interessare gli over 40, ma comunque tutto dipenderà da quanti vaccini si riuscirà a somministrare nelle prossime settimane.

E mentre Salvini si schiera contro l'ipotesi dell'obbligo vaccinale, non tutti nel centrodestra di governo la pensano allo stesso modo. "Le dosi ci sono, i vaccinatori anche: il governo ha fatto tutto il possibile per raggiungere l'obiettivo di immunizzare l'80% degli over 12 entro la fine di settembre. All'appello mancano solo gli irresponsabili che dicono di aver paura del vaccino disinteressandosi degli ospedali che stanno di nuovo riconvertendo i reparti ordinari in reparti Covid e di alcune terapie intensive vicine ai limiti di guardia", ha scritto in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, parlando della possibilità che da settembre entri in vigore l'obbligo per i dipendenti pubblici. E precisando: "Per evitare un altro autunno difficile, e per rispetto dei malati con altre patologie che rischiano di dover rinviare le cure, io insisto con convinzione: l'obbligo vaccinale va imposto subito senza distinzioni: deve valere erga omnes, come dicevano i latini".

Insomma, una posizione nettamente in contrasto con quella espressa dal leader del Carroccio, che oggi pomeriggio aveva anche detto: "Nessuno si permetta di pensare all'obbligo. Nessun Paese europeo ha l'obbligo dei vaccini, visto che guardiamo sempre all'Europa. Da ex ministro dell'Interno, vedere poliziotti che mangiano un panino in piedi fuori dalla mensa perché privi di green pass è vergognoso. Non esistono persone di serie A e persone di serie B".

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