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Salone dell’Auto abbandona Torino, Di Maio dalla parte della sindaca: “È il futuro del Movimento”

“Chiara Appendino è giustamente molto arrabbiata per un’occasione di investimento che ha perso Torino, in cui ci sono anche responsabilità dei consiglieri M5S di maggioranza. Alcuni giornali dicono addirittura che voglia dimettersi da sindaco. Qualsiasi decisione prenderà io starò sempre dalla sua parte”: così Luigi Di Maio commenta la scelta del Salone dell’Auto di abbandonare il capoluogo piemontese, portando divisioni nel Consiglio comunale a direzione Cinque Stelle.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Salone dell'Auto abbandonerà Torino. Il capoluogo piemontese, sotto l'amministrazione della sindaca del Movimento Cinque Stelle, Chiara Appendino, ha perso l'organizzazione dell'evento dopo cinque edizioni. Un fatto che pesa sulla maggioranza in Comune, dopo il fiasco della candidatura torinese alle Olimpiadi invernali 2026 e le tensioni sulla Tav. Per la prima volta dall'assunzione della carica di prima cittadina, Appendino minaccia le dimissioni: "Mi riservo qualche giorno di tempo per le valutazioni politiche del caso", ha annunciato.

Subito è intervenuto sulla questione anche Luigi Di Maio, che ha espresso tutto il suo appoggio alla sindaca in un lungo post su Facebook. "Chiara Appendino è una delle donne più coraggiose che abbia mai conosciuto", ha scritto il leader pentastellato, sottolineando come abbia "ereditato dal Partito democratico un comune quasi in default", ma nonostante tutto abbia "sempre avuto la capacità di reagire per il bene della città". Poi ha continuato: "Chiara già nel 2016 rappresentava ai miei occhi il futuro del MoVimento, oggi lo è più che mai. Ha sempre avuto una visione di Governo. Ha sempre mirato a governare non per vendicarsi, per attaccare qualcuno o per bloccare qualcosa. Lei ha sempre incarnato la voglia di costruire, evolvere, innovare, investire in nuove persone e nuove energie del Paese".

Poi la critica al Consiglio comunale che non ha sostenuto la sua sindaca: "Esiste sempre una piccola minoranza, che io definisco “i nemici della contentezza”, quella rappresentata da chi preferisce chiudersi e alimentare rancori e tensioni, credendosi portatori della conoscenza divina su cosa significhi essere del MoVimento". Di Maio ha quindi rinnovato la sua stima per Appendino, ricordando che grazie a lei Torino ospiterà molti altri importanti eventi.

"Oggi Chiara è giustamente molto arrabbiata per un’occasione di investimento che ha perso Torino, in cui ci sono anche responsabilità dei consiglieri M5S di maggioranza. Alcuni giornali dicono addirittura che voglia dimettersi da Sindaco. Qualsiasi decisione prenderà io starò sempre dalla sua parte. Dalla parte di chi, con il buon senso, ogni giorno passa il tempo a costruire una nuova Italia e non a demolire. Facciamole sentire tutti il nostro sostegno", ha concluso il vicepresidente del Consiglio.

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