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Roma: Salvini, Meloni e Berlusconi in piazza San Giovanni. “Qui l’Italia che lavora”

E’ iniziata a Roma la manifestazione unitaria del centrodestra Orgoglio Italiano. Presenti, oltre al leader della Lega Matteo Salvini, anche Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Migliaia i militanti in arrivo da tutta Italia, ma problemi per quelli in viaggio su un treno che ha preso fuoco vicino a Pisa.
A cura di Davide Falcioni
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"Non sarà un pomeriggio di rabbia. Lo dico soprattutto agli amici giornalisti. Qui c'è l'Italia che lavora, l'Italia vera". Sono state queste le prime parole pronunciate da Matteo Salvini dal palco di Piazza San Giovanni, a Roma, dove si sta svolgendo la manifestazione "Orgoglio Italiano" organizzata dalla Lega con la partecipazione di Fratelli d'Italia e Forza Italia. In realtà, come già accaduto un mese fa a Pontida, non sono mancati momenti di tensione, con la folla che ha nuovamente insultato il giornalista Gad Lerner che stava raggiungendo l'area accrediti dedicata alla stampa: "Vattene! Cosa ci fai qui? Non dovresti entrare!", gli hanno urlato alcuni presenti.

Salvini: "Questa piazza contro il governo delle elite"

Popolo contro elite. E' questo il messaggio con cui Matteo Salvini è salito sul palco della manifestazione Orgoglio Italiano. Il leader della Lega si è presentato anche come il vero leader del centrodestra, introdotto dal Nessun Dorma di Pavarotti. Poi ha ringraziato i sindaci e governatori della Lega, chiesto le dimissioni di Raggi e Zingaretti e omaggiato il lavoro delle forze dell'ordine, compresi i sei agenti di polizia penitenziaria indagati per tortura a Torino.

Meloni: "I nostri valori sono Dio, patria e famiglia"

Sul palco, dopo Silvio Berlusconi, è salita la leader di Fratelli D'Italia Giorgia Meloni che, dopo aver chiesto a gran voce le dimissioni di Virginia Raggi, ha duramente criticato "il governo rosso-giallo" che – a suo dire – avrebbe impedito agli italiani di votare "e scegliere la destra". Nel suo discorso Meloni ha quindi definito la cittadinanza agli immigrati un "premio" da dare ai meritevoli e richiamato un vecchio slogan dell'estrema destra: "Dio, patria e famiglia". Meloni ha concluso proponendo a Salvini e Berlusconi un "patto anti inciucio"contro Partito Democratico e Movimento 5 Stelle e rilanciando la proposta dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica.

Berlusconi: "Qui per mandare a casa il governo delle tasse"

Il primo dei leader a parlare è stato Silvio Berlusconi: "Siamo qui per dire no al governo delle tasse, delle manette, della burocrazia, del giustizialismo fuori controllo. Siamo qui per mandare a casa un governo non eletto dagli italiani". Berlusconi ha poi aggiunto: "Uniti siamo la maggioranza naturale del Paese, solo così potremo cambiare tutta l'Italia. Dopo 25 anni siamo ancora l'unica possibilità di un governo serio capace di farci rispettare in Europa e nel mondo. Siamo tutti indispensabili: Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Vinceremo tutte le prossime elezioni regionali e nazionali".

In attesa degli interventi dei leader del centrodestra  – e mentre stanno intervenendo le "seconde file" – i militanti stanno continuano ad arrivare, oltrepassando i varchi di sicurezza dislocati nelle vie di accesso alla piazza. Piazza San Giovanni è gremita. A dominare la scena un palco lungo 60 metri sul quale sono state allestite ‘spallette' che riproducono il simbolo della Lega. Una scelta che non è piaciuta a Fratelli d'Italia, che chiedeva una manifestazione unitaria senza simboli di partito. "Ci siamo. Oggi a Roma in piazza San Giovanni sarà una giornata di orgoglio italiani che rimarrà nella storia! Ci sarete", ha scritto Matteo Salvini sui social ore fa. "Da Agrigento alla Valle d'Aosta, da Torino a Trieste, da Bologna a Bari, in pullman, in treno, in aereo, in auto. Direzione Roma, piazza San Giovanni: gli Italiani che non si arrendono al governo delle poltrone, delle tasse e dell'invasione", ha aggiunto postando le foto dei militanti in viaggio.

Incendio su un treno speciale di militanti della Lega diretto a Roma

E a proposito di militanti in viaggio non è mancata una disavventura per quelli provenienti dal nordovest: a bordo di un treno speciale partito da Torino, che ha fatto tappa anche a Genova, si è infatti sviluppato un principio d'incendio. A bordo consiglieri e assessori comunali e regionali genovesi e liguri e molti attivisti del partito. Il convoglio ha dovuto fermarsi a qualche chilometro da Pisa e, spiegano alle Fs, vista la temperatura raggiunta dal motore dello stesso locomotore è stato ritenuto opportuno far intervenire i vigili del fuoco. Sul posto è giunto un altro locomotore e sul posto i tecnici vedranno se agganciarlo o sostituirlo.

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