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Riforma della giustizia, la Severino incontrerà i partiti singolarmente

Dopo l’appuntamento collettivo di oggi, di riforma della giustizia si riparlerà da lunedì con incontri bilaterali tra Ministro e partiti di maggioranza visto che le posizioni dei gruppi politici sono ancora molto distanti tra loro.
A cura di Antonio Palma
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Dopo l'appuntamento collettivo di oggi, di riforma della giustizia si riparlerà da lunedì con incontri bilaterali tra Ministro e partiti di maggioranza visto che le posizioni dei gruppi politici sono ancora molto distanti tra loro.

Nulla di fatto dall'incontro di oggi tra il Ministro della giustizia e i capigruppo di Pdl, Pd e Terzo Polo in quello che si figura come l'ultimo appuntamento collettivo sul tema della riforma della giustizia tra Paola Severino e i leader dei partiti che appoggiano il Governo. Le distanze tra i vari gruppi sono troppe per arrivare ad un accordo in breve tempo e così il Ministro ha deciso di seguire la strada degli appuntamenti singoli che partiranno da lunedì.

Pd e Pdl ancora molto distanti sulla giustizia – La decisione rispecchia le richieste sia del Pdl che del Pd che confermano le divisioni al momento incolmabili sul tema della giustizia. Sul piatto della decisione vi sono molti temi, dal ddl anticorruzione alle intercettazioni passando per la contestata responsabilità civile dei magistrati, che da anni dividono le due parti con frequenti scontri anche aspri tra centrodestra e centrosinistra. E le tensioni sono evidenti anche oggi se come affermato dal responsabile dell'Api Franco Bruno "la giustizia resta il terreno ideale per far cadere Monti e votare con le vecchie coalizioni".

Calendario serrato di incontri – Severino da parte sua ha già chiarito più volte di non voler impantanarsi in una discussione senza via di uscita ed è pronta a prendere le redini della situazione per dare un'accelerata alla riforma della giustizia. Il confronto che inizierà la settimana prossima "non è affatto dilatorio" assicura il Ministro che promette un calendario serrato di incontri per ascoltare le richieste dei partiti. Del resto però Severino non vuole e non può agire in completa autonomia a colpi di emendamenti visto che la riforma della giustizia fa parte di quelle "materie delicate su cui bisogna lavorare in maniera concordata".

Ddl anticorruzione e responsabilità dei giudici le principali trattative – Il piano di azione del Governo è quello di chiudere in breve tempo la partita sul ddl anticorruzione promesso a Bruxelles e da approvare prima dell'estate e sull'emendamento che introduce la responsabilità civile diretta per i giudici. Sul secondo tema Severino è stata chiara, dovrà essere cancellato in Parlamento dopo il blitz inaspettato del centrodestra. Più defilato nella discussione sulla riforma della giustizia sarà il tema delle intercettazioni su cui il Pdl e il Pd sono pronti a fare le barricate per opposti motivi.

Le critiche di Di Pietro sul metodo di confronto – Da parte dei partiti di maggioranza soddisfazione unanime per il metodo scelto dal Ministro Severino anche se dal Terzo Polo spingono per un intervento più deciso del Governo sulla riforma della giustizia. Come ha detto il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova ci si "aspetti un'iniziativa governativa incisiva sui temi della giustizia" Nettamente contrario uno degli esclusi dagli incontri sul tema giustizia, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, che consiglia la Ministro di "smetterla di mortificare le Camere e riportare il dibattito su una materia così delicata e importante nella sede competente: il Parlamento".

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