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Riapertura di aziende e negozi, poi fine della quarantena per i cittadini: ecco la fase due

Il governo lavora alla fase due, confortato dai dati che mostrano una flessione della curva dei contagi da coronavirus. L’ipotesi sul tavolo è quella di due passaggi distinti: prima la riapertura dei negozi e dei luoghi di lavoro, poi il graduale allentamento delle misure di contenimento per i cittadini.
A cura di Redazione
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Come noto, il 13 aprile scadranno le misure restrittive adottate per il contenimento della diffusione del coronavirus sull'intero territorio nazionale. Il governo è dunque al lavoro per elaborare un provvedimento con le nuove misure, che dovranno tenere conto del mutato quadro complessivo, con la curva dei contagi che sembra in calo e la frenata per quel concerne il numero dei decessi giornalieri (che resta comunque molto alto). La maggioranza è convinta del fatto che le misure di contenimento adottate nelle scorse settimane abbiano funzionato e che ora si possa aprire una seria discussione sulla possibilità di un allentamento del lockdown, sia per quanto riguarda le attività produttive che la vita dei singoli cittadini.

In queste ore si è tenuta una riunione dei vertici dell'esecutivo con il comitato tecnico scientifico, per valutare le opzioni sul tavolo e cominciare a pensare alle tempistiche per la fine del lockdown. Come vi abbiamo raccontato, il ministro Speranza ha elaborato un piano in cinque punti, che conta di rendere operativo proprio nel corso della cosiddetta fase due. Con il via libera ai test immunologici per il tracciamento degli immunizzati al coronavirus (che dovrebbe arrivare entro i prossimi dieci giorni, con un elenco di dispositivi "validati"), l'implementazione dei servizi di telemedicina e di una app per ricostruire le catene di contatti dei nuovi contagiati, il governo pensa di poter procedere all'avvio della fase due, cominciando dalla riapertura di alcuni negozi, attività commerciali e una serie di aziende fermate con l'ultimo decreto.

Durante questa prima parte della fase due, che potrebbe cominciare intorno alla terza settimana di aprile, potrebbe essere implementato il campionamento di massa della popolazione, in modo da lavorare a una sorta di "passaporto sanitario" per i cittadini. Solo in questo modo si potrebbe procedere al secondo step della fase due, che molti analisti immaginano dal 4 maggio in poi, quando il valore di R0 comincerà ad abbassarsi sensibilmente. In questa fase, potrebbero riaprire il grosso delle attività commerciali in grado di garantire il distanziamento minimo, tutte quelle aziende in cui comunque sia consentito lavorare in condizioni di sicurezza, nonché parchi e giardini pubblici. In ogni caso, spiegano fonti dell'esecutivo, le abitudini dei cittadini dovranno modificarsi nell'ottica dell'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nei luoghi pubblici e del mantenimento della distanza di sicurezza. Come ha detto il ministro Speranza, la fase due sarà ancora "di convivenza con il virus", ma con una nuova organizzazione non solo sanitaria, ma anche di vita.

Non è chiaro quanto possa durare la fase due, molto dipenderà dall'attesa frenata della curva dei contagi, dunque non vi sono ancora ipotesi sulla data in cui giungere alla tanto agognata fase tre, che prevede il graduale ritorno alla "nuova normalità".

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