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Covid 19

Revoca Green pass per i positivi al Covid: c’è l’ok del Garante per la privacy

Il Garante per la privacy ha dato il via libera alla sospensione dei Green pass per coloro che risultano positivi al Covid: il provvedimento in arrivo con il prossimo dpcm.
A cura di Annalisa Cangemi
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Arriva l'ok del Garante per la privacy per la sospensione della certificazione verde per i positivi al Covid. Lo ha anticipato il sottosegretario alla Salute Pieri Paolo Sileri: "Noi saremo i primi in Europa che avranno la possibilità di revoca del certificato verde si si è in quarantena", ha detto il membro del governo nel corso dell'audizione presso la commissione Affari costituzionali del Senato, a proposito del disegno di legge su obblighi vaccinali e rafforzamento delle certificazioni verdi Covid-19.

Il governo venerdì 10 dicembre aveva chiesto il parere del Garante per la privacy, che si è espresso oggi positivamente: "Il Garante per la privacy ha dato l'ok oggi e nel prossimo Dpcm si potrà negare o sospendere il green pass che tornerà attivo a tampone molecolare negativo o al temine della quarantana e del successivo tampone molecolare negativo".
Il fatto che il meccanismo di stop del Green pass per le persone che si infettano non fosse attivo era una falla del sistema non da poco, perché permetteva ai positivi al Covid di frequentare anche luoghi della socialità, come cinema, teatri, ristoranti e bar, senza limitazioni, anche se naturalmente chi risulta infetto e viola la quarantena secondo la legge commette un reato. Ma probabilmente per un disguido tecnico, che l'esecutivo ha cercato di risolvere, non ha funzionato lo scambio di dati tra le aziende sanitarie regionali e il ministero della Salute, che dovrebbe aggiornare quotidianamente il database dei nuovi positivi, collegato alla app di controllo dei Green pass VerificaC19, così da individuare e sospendere tempestivamente i pass dei contagiati, aggiornando una sorta di ‘black list' dei lasciapassare non più validi. Poi, una volta terminata la quarantena, il lasciapassare tornerà automaticamente attivo fino alla sua scadenza.

"Con riferimento alle notizie riguardanti l'annunciata revoca del green pass alle persone che, già in possesso delle certificazioni verdi, risultino in seguito positive, il Garante per la protezione dei dati personali ricorda di aver segnalato più volte, nei mesi scorsi, al Ministero della salute i profili critici derivanti da un mancato aggiornamento del certificato verde", ha scritto l'Autorità nella nota di venerdì.

"Già nel provvedimento riportante il parere sul DPCM di attuazione della piattaforma nazionale DGC per l'emissione, il rilascio e la verifica del Green Pass del 9 giugno 2021 – si legge ancora – il Garante aveva messo chiaramente in evidenza che ‘il collegamento con la Piattaforma nazionale-DGC risulta indispensabile per verificare l'attualità delle condizioni attestate nella certificazione, tenendo conto dell'eventuale variazione delle stesse (es. sopraggiunta positività), con significativi rischi anche in ordine alla reale efficacia della misura di contenimento' con la conseguenza che ‘solo la Piattaforma nazionale-DGC, attuata nel pieno rispetto delle garanzie previste dalla disciplina di protezione dati e conformemente al parere dell'Autorità, ha infatti le caratteristiche per realizzare, superate le criticità in ordine alla specificazione delle finalità del trattamento sopra riportate, il rilevante obiettivo di interesse pubblico sottostante e può considerarsi proporzionata all'obiettivo legittimo perseguito'".
"Da ultimo, nella segnalazione a Parlamento e governo dell'11 novembre – prosegue la nota -, l'Autorità ha sottolineato ancora una volta come l'efficacia a fini epidemiologici del green pass dipenda da verifiche periodiche sulla sua persistente validità, attuabili mediante la piattaforma nazionale DGC per il rilascio delle certificazioni, garantendo così l'esattezza e l'aggiornamento dei dati personali". 

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