Revoca Green pass per i positivi al Covid: certificazione tornerà valida a fine quarantena
Il governo sta cercando di risolvere il problema tecnico, che impedisce ai Green pass di aggiornarsi automaticamente, nel caso in cui il possessore del pass si positivizzi.
"C'è un problema tecnico che stiamo risolvendo, in realtà il sistema prevedeva già una sospensione automatica per il Green pass con un tampone positivo. Si sono rilevate delle criticità che stiamo affrontando e risolvendo e mi auguro che nelle prossime ore o giorni si possa risolvere la questione tecnica", ha detto oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di ‘Parliamone' su RaiNews24. Il punto è che pur essendo positivi questi soggetti con la certificazione non disattivata potrebbero continuare ad accedere indisturbati in bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre, alberghi, luoghi di lavoro, e in tutti i luoghi in cui è richiesto il Green pass base (che viene rilasciato anche con tampone negativo) o il Super Green pass (che viene dato solo a vaccinati e guariti).
In realtà il meccanismo che permette la revoca temporanea della Certificazione verde Covid-19 in caso di positività dei vaccinati – che non esiste in nessun Paese europeo – avrebbe dovuto già essere in funzione: la app VerificaC19 dovrebbe in teoria leggere una ‘black list' dei Green pass revocati a quelle persone già in possesso del certificato verde ma in seguito diventate positive, e dovrebbe presentarli come ‘non validi'. Poi, una volta terminata la quarantena, il lasciapassare dovrebbe tornare automaticamente valido fino alla sua scadenza.
La falla probabilmente è da rintracciare nello scambio dati tra le aziende sanitarie regionali e il ministero della Salute, che dovrebbe aggiornare quotidianamente il database dei nuovi positivi, collegato alla app di controllo dei Green pass VerificaC19, in modo da bloccare i pass dei contagiati.
Il sistema è già pronto, hanno fatto sapere fonti del ministero della Salute a Fanpage.it, e nei prossimi giorni sarà attivato. Il provvedimento potrebbe essere contenuto in un Dpcm che sarà presto varato, e che modificherà il Dpcm del 17 giugno 2021. Il ministero sta aspettando i rilievi del Garante della privacy, che a proposito della revoca ha fatto sapere di aver già segnalato la questione nei mesi scorsi, aggiungendo che esprimerà il proprio parere "con la massima urgenza".
Si ricorda che già adesso se un positivo al Covid viola la quarantena secondo la legge attualmente in vigore commette un reato.