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Covid 19

Quarta dose, Locatelli: “Per ora vantaggio marginale somministrarla ai più giovani senza patologie”

Il professor Franco Locatelli ha risposto a una domanda di Fanpage.it, su un possibile allargamento della platea per la quarta dose: “Gli studi disponibili indicano che nella popolazione più giovane e senza patologie vi sarebbe un vantaggio marginale per la somministrazione di una dose ulteriore”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da oggi via libera alla quarta dose per over 80, gli ospiti delle Rsa e gli over 60 fragili, per patologie concomitanti. Lo ha ricordato il direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, alla conferenza stampa al ministero della Salute sulla prosecuzione della campagna vaccinale. "È assolutamente da raccomandare il completamento del ciclo vaccinale con la dose booster ai 4 milioni di italiani che non la hanno ancora ricevuta. Il secondo messaggio è che i circa 800mila connazionali con ridotta risposta ai vaccini per immunocompromissione hanno bisogno della quarta dose per avere la massima protezione rispetto al rischio di avere un'infezione da sarsCoV2. I vaccini oggi garantiscono il 91% di protezione dalla malattia grave", ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

Ma è possibile che venga estesa la platea per la quarta dose in autunno anche ad altre categorie? Per il momento non sono state prese decisioni in tal senso. "Le indicazioni che vengono date oggi non a caso indicano delle soglie anagrafiche e delle condizioni concomitanti. Gli studi disponibili indicano che nella popolazione più giovane e senza patologie vi sarebbe un vantaggio marginale per la somministrazione di una dose ulteriore. Quando durerà nel tempo la protezione andrà approfondito e verranno prese le indicazioni del caso, traendo beneficio – come auspico – da ulteriori vaccini che saranno disponibili adattati alle varianti dominanti".

"I vaccini che abbiamo oggi a disposizione sono molto efficaci rispetto alla protezione da malattia grave. Rispetto ad altre misure strutturali, come a scuola, ci saranno altre riflessioni", ha aggiunto Locatelli rispondendo a una domanda di Fanpage.it.

Per Locatelli poi bisogna sottolineare che il profilo di sicurezza della somministrazione della quarta dose è del tutto comparabile a quello della prima dose di richiamo: "Basta confrontare con l'anno scorso il numero di persone in terapia intensiva e i decessi per avere larghissima evidenza di quanto ha consentito di ottenere in termini di protezione della vita delle persone la somministrazione dei vaccini. E poi c'è lo studio condotto in Israele – ha ricordato – che dimostra come nella popolazione anziana la somministrazione di una seconda dose di richiamo dia un fattore di protezione di circa 4 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto solo tre dosi".

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