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Quanto aumenteranno gli stipendi con il taglio del cuneo contributivo del decreto Aiuti bis

Con il taglio del cuneo contributivo che arriverà con il decreto Aiuti bis aumenterà il netto in busta paga nei prossimi mesi, ma la cifra sarà diversa a seconda dello stipendio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo Draghi, dopo aver consultato i sindacati e diversi giorni di studio, ha deciso: niente replica del bonus 200 euro, né altre misure simili. Con il prossimo decreto Aiuti – il secondo, il bis – si andrà verso misure più strutturali. L'obiettivo è sempre lo stesso, come dice il nome del provvedimento: aiutare famiglie e imprese contrastando gli effetti dell'inflazione, del caro energia e della crisi economica. Perciò l'intenzione del governo è quella di varare un importante taglio al cuneo contributivo, riducendo la quota di contributi pagati dai lavoratori e aumentando così automaticamente il netto in busta paga.

Siamo ancora nel campo delle ipotesi, nel senso che il decreto Aiuti bis è atteso in Consiglio dei ministri all'inizio della prossima settimana (anche per via delle misure sullo smart working in scadenza). La decontribuzione, al momento, è uno dei punti centrali del provvedimento, ma il dettaglio ancora non è noto. In queste ore si parla di un taglio dell'1,0% dei contributi a carico del lavoratore, che si andrebbe a sommare a quello già in vigore fino a fine anno dello 0,8%. Anche il nuovo taglio – sempre secondo le indiscrezioni – sarebbe previsto con scadenza 31 dicembre, in modo da chiudere l'anno con buste paga leggermente più alte e rinviare interventi più strutturali alla legge di Bilancio.

Ma quanto pesa, in pratica, questo taglio dell'1,0%? Bisogna fare due conti, anche se molto approssimativi. Dipende tutto dallo stipendio netto, ovviamente, e l'aumento è maggiore in proporzione al lordo. Sempre secondo le indiscrezioni, tra l'altro, la misura riguarderà sempre i redditi al di sotto dei 35mila euro annui. Così come accaduto per il bonus 200 euro.

Parliamo di circa 18 euro in più al mese per chi guadagna duemila euro. Considerando anche il taglio già effettivo dello 0,8% e cumulando i due, chi guadagna 1.500 euro lordi al mese si dovrebbe trovare circa 108 euro in più in busta paga, spalmati da qui a fine anno. La cifra del bonus sale a 144 per chi ne guadagna duemila e a 184 per chi ne guadagna 2.500.

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