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Manovra 2024

Quando sarà approvata la manovra 2024 del governo Meloni: tutte le tappe

La manovra per il 2024 arriverà in Aula al Senato tra circa un mese, nella settimana tra il 4 e il 7 dicembre. La scadenza è quella del 31 dicembre 2023: se il testo non venisse approvato entro la fine dell’anno, l’Italia andrebbe in esercizio provvisorio.
A cura di Luca Pons
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La legge di bilancio del governo Meloni è ormai nella sua versione definitiva, o quasi. Il testo è arrivato al Parlamento, assegnato alla commissione Bilancio del Senato, a inizio novembre. Dovrà giungere in Aula nella settimana tra il 4 e il 7 dicembre: a quel punto resteranno circa tre settimane per votarla, inviarla alla Camera, ripetere l'iter tra commissione e Aula, e arrivare così all'approvazione definitiva. La scadenza da non superare è quella del 31 dicembre 2023.

Il governo Meloni ha approvato il disegno di legge il 16 ottobre. Almeno sulla carta, dato che poi nelle settimane successive si sono seguite diverse bozze, ciascuna con misure diverse in alcuni settori, mentre la maggioranza finiva di limare i suoi accordi interni sui dettagli da inserire. Fatto sta che il 1° novembre il testo è stato ufficialmente inviato al Parlamento.

Fino a quando può cambiare la legge di bilancio

La manovra è stata assegnata alla commissione Bilancio del Senato. Qui i parlamentari potranno lavorare sui provvedimenti, anche se quest'anno – in modo inedito – il governo ha chiesto ai partiti della maggioranza di non presentare emendamenti. Dovrebbe trattarsi di una "dimostrazione di solidità", stando alle parole dei leader del centrodestra, anche se il sospetto è che serva anche per evitare divisioni interne su alcuni temi. In teoria, quindi, non dovrebbero arrivare modifiche da parte di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati. L'opposizione sarà ovviamente libera di presentare proposte di modifiche, ma la maggioranza potrebbe decidere di bocciarle tutte.

Il governo Meloni si è comunque tenuto un margine d'azione. Diversi esponenti, tra cui la ministra del Lavoro Marina Calderone, hanno parlato della possibilità di un "maxi emendamento" firmato proprio dall'esecutivo. Insomma, invece di un emendamento da parte dei parlamentari sarebbe un pacchetto di aggiustamenti presentato dal governo per intervenire su alcuni punti problematici (ad esempio le pensioni dei medici, che oggi hanno dichiarato lo sciopero per il 5 dicembre).

In ogni caso, i lavori in commissione avranno un termine che è stato definito oggi. I capigruppo del Senato hanno deciso che nella settimana tra il 4 e il 7 dicembre il testo della legge di bilancio dovrà arrivare in Aula. Nella prima settimana di dicembre i senatori lavoreranno "senza orario di chiusura", con delle sedute-fiume che avranno il compito di approvare il più in fretta possibile il ddl.

Dopo il via libera del Senato si passerà alla Camera. Si ripartirà dalla commissione, ma in questo caso è molto improbabile che la manovra sarà nuovamente modificata. Da tempo, infatti, le vere modifiche sostanziali vengono fatte in una sola Aula, mentre la seconda di fatto si limita ad approvare quanto già deciso. Così, l'iter più probabile è che la commissione Bilancio a Montecitorio darà un ok rapido, poi la legge andrà all'Aula e qui riceverà l'approvazione definitiva.

Cosa succede se la manovra non viene approvata in tempo

La tempistica è ben definita: non si può andare oltre il 31 dicembre 2023, altrimenti l'Italia finirebbe in esercizio provvisorio, cosa che non accade dal 1988. Il tempo, comunque, sembra essere più che sufficiente. L'anno scorso, sia perché il governo Meloni si era insediato nella seconda metà di ottobre, sia perché ci furono degli errori tecnici di procedura, la manovra arrivò in Aula solo il 22 dicembre.

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