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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Quando inizia la sesta votazione per il presidente della Repubblica e perché oggi ci sono 2 scrutini

Dopo l’ennesima fumata nera, oggi si voterà di nuovo per l’elezione del Presidente della Repubblica. L’orario della votazione per il Quirinale e perché da oggi ci sono due scrutini, nell’attesa di capire se il centrodestra resterà fermo sul nome di Elisabetta Casellati.
A cura di Annalisa Girardi
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Le regole anti contagio avevano previsto, per l'elezione del presidente del presidente della Repubblica, una singola votazione al giorno. La conferenza dei capigruppo congiunta di Camera e Senato, però, ha dato il via alla doppia votazione: un modo per accelerare sulla nomina del capo dello Stato, mentre tra i partiti continuano le trattative serrate per arrivare a un accordo. Stamattina la quinta votazione era cominciata, come ieri, alle ore 11: il risultato è arrivato nel primo pomeriggio.

A che ora ci sarà la sesta votazione per il Quirinale

La seconda votazione della giornata (ma la sesta dall'inizio degli scrutini per il Qurinale) si terrà tra qualche ora, alle 17. Per conoscerne l'esito si dovrà quindi aspettare alla tarda serata. Si procederà come fatto finora: prima toccherà ai senatori, poi ai deputati e infine ai delegati delle Regioni. Per ogni scaglione è prevista una prima e una seconda chiama.

Le trattative sui nomi per il sesto scrutinio

Quanto accaduto oggi in Aula durante la quinta votazione ha cambiato le carte in tavola. Dopo l'affossamento di Elisabetta Casellati, presidente del Senato e candidata del centrodestra, la partita è di nuovo aperta: ma la soluzione non sembra per nulla scontata. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia avevano infatti puntato tutto sul fatto che si proponesse un profilo istituzionale – stiamo parlando della seconda carica dello Stato, dietro solamente al presidente della Repubblica, appunto – e una figura che era stata sostenuta a Palazzo Madama anche da parte dell'attuale polo di centrosinistra, il Movimento Cinque Stelle. Senza contare, infine, che si tratti di una donna e che, soprattutto dal centrosinistra, fossero arrivati diversi appelli perché si scegliesse per la prima volta una donna per il Quirinale. Il Partito democratico, però, aveva già messo in chiaro nei giorni scorsi che un blitz del centrodestra su una figura come la presidente Casellati sarebbe stato interpretato come un rifiuto a trovare una figura super partes, lavorando insieme a tutte le altre forze politiche che compongono la maggioranza di governo. E avrebbe fatto saltare l'accordo per Palazzo Chigi.

Cosa succede ora

I numeri per Casellati alla fine sono mancati: già dall'inizio dello spoglio delle schede, visto il grande numero di astenuti dalla votazione, era apparso subito chiaro che la presidente del Senato non avrebbe raggiunto il quorum. Non è chiaro se il centrodestra resterà fermo su per Casellati anche tra qualche ora, alla sesta votazione. Ad ogni modo, la decisione di arrivare a due votazioni al giorno è un segnale chiaro ai partiti: non c'è più tempo da perdere e non si può più rimanere nell'incertezza. È tempo di contarsi in Aula e di farlo in fretta.

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