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Primarie Forza Italia, Gelmini: “O si cambia o si muore”. Carfagna: “Mi candido anche io”

Fioccano le candidature ufficiali alle primarie di Forza Italia. Dopo Giovanni Toti entrano in corsa anche Mariastella Gelmini e Mara Carfagna per la successione a Silvio Berlusconi. “Forza Italia o cambia o muore”, ha annunciato la Gelmini, mentre Toti ha spiegato di essere felice perché chi lo ha sempre indicato come “un sabotatore” oggi sposa la sua “diagnosi” e la sua “cura”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La partita per la successione di Silvio Berlusconi a capo di Forza Italia è ufficialmente aperta. Se ne è parlato per mesi, tra una frecciatina e un'incomprensione, ora però fioccano le candidature, una dopo l'altra. Mariastella Gelmini, in un'intervista al Corriere, ha annunciato la sua candidatura alle primarie del partito, anche se non si sa bene quando avverranno. "Non saremo la stampella della Lega né strizzeremo l’occhio alla sinistra come facevano i vecchi partitini di centro – ha spiegato la Gelmini –  c’è uno spazio enorme e Forza Italia si deve attrezzare per una grande campagna di ascolto soprattutto per intercettare quei milioni di italiani che non vanno più a votare". La Capogruppo alla Camera ha ribadito la sua candidatura anche con un post su Facebook: "Forza Italia o cambia o muore. Credo che il nostro partito debba avere l'ambizione di essere inclusivo e di ritornare a essere un partito decisivo negli equilibri governativi – ha scritto la Gelmini – La sfida è grande, ma io ci sarò. Ho deciso di candidarmi".

Continuano gli attriti tra la deputata e Giovanni Toti, anche lui candidato alla guida di Forza Italia: "È partito con il piede sbagliato – ha spiegato Mariastella Gelmini – Il board non è ancora stato convocato dal presidente Berlusconi e lui già si è mosso comportandosi da leader dimenticando che è un nominato, come tutti noi". Una eventuale scissione "non avrebbe fatto bene al partito – ha continuato la capogruppo – sono contenta del suo ritorno dopo averlo visto ai comizi della Meloni e di Salvini più che a quelli di Forza Italia". Il presidente della Regione Liguria ha annunciato di essere "assolutamente felice" per la candidatura della Gelmini, ma soprattutto perché "il pezzo di classe dirigente che mi ha sempre additato come un sabotatore perché sottolineavo i problemi del partito, oggi sposi la mia diagnosi e anche la mia cura".

"L'amica Mariastella per molti mesi, pur ricoprendo cariche apicali di grande responsabilità nel partito, ha sempre detto che tutto andava bene, che le mie erano critiche inutili e che bisognava andare avanti così – ha continuato Toti – Ho colto le sue parole come un gigantesco passo avanti per la sua consapevolezza della realtà". Nel frattempo è arrivata anche la candidatura di Mara Carfagna: "Assolutamente sì, certo che mi candido – ha annunciato a Radio Capital – Ma il leader resta Silvio Berlusconi: ha indicato un percorso importante, congressuale, un bagno di democrazia, e lo gestiremo con lui".

A margine del consiglio regionale, Giovanni Toti ha annunciato che domani pomeriggio a Roma si terrà la prima riunione del board per rinnovare lo statuto di Forza Italia. Insieme a lui ci saranno Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini, Anna Maria Bernini e Antonio Tajani. "La mia prima proposta – ha spiegato il presidente della Regione Liguria – sarà quella di allargare il board, perché al momento ne fanno parte tre candidati alle primarie su cinque e un tavolo tra candidati mi sembra francamente bizzarro". Senza considerare che, fino a poco tempo fa, Antonio Tajani era considerato il prescelto da Silvio Berlusconi per la sua successione, tanto da cedergli il ruolo di capolista al Centro alle ultime elezioni europee.

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