Perché Salvini ha scelto Vannacci come vicesegretario e cosa ne pensano i leghisti

Con una mossa piuttosto sorprendente, Matteo Salvini ha nominato i suoi nuovi quattro vicesegretari e ha annunciato due ingressi di spessore: Silvia Sardone e Roberto Vannacci, entrambi europarlamentari. Se la prima ha una grande presenza mediatica e secondo alcuni sarebbe anche lanciata verso la guida del partito in futuro, il secondo è uno dei nomi più discussi della Lega salviniana.
La sua nomina sembra confermare ancora una volta che Salvini ha scelto di spostarsi verso l'estrema destra per competere con Fratelli d'Italia. Vannacci, però, è ben poco gradito a molti dei militanti ‘storici' della Lega, anche se le uniche parole con tono critico sono arrivate dal presidente del Veneto Luca Zaia.
Oltre a Vannacci e Sardone, Salvini ha riconfermato come vicesegretari il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e il deputato e segretario della Liga veneta Alberto Stefani. Messo da parte invece il suo ‘fedelissimo' Andrea Crippa, a cui il segretario ha promesso "un ruolo rilevante" in futuro.
Come è arrivata la nomina di Vannacci a vice di Salvini
La nomina di Vannacci è il culmine del lento avvicinamento del generale (sospeso dall'esercito per il suo libro Il mondo al contrario) alla Lega nell'ultimo anno. Candidato alle elezioni europee di giugno 2024, sull'onda della popolarità acquisita per il suo libro con posizioni omofobe e razziste, aveva ottenuto moltissime preferenze, probabilmente ‘salvando' il Carroccio dal punto di vista dei consensi.
Da allora si è speculato a lungo che Vannacci volesse farsi un suo partito, cosa che lui stesso ha confermato ("mi sono fatto quattro conticini e negli ultimi 25 anni in Italia sono nati circa 150 partiti. Quanti sono sopravvissuti?", ha detto alla Stampa). Ma poi ha rinunciato e ha deciso di abbracciare la Lega.
Se dal punto di vista di Salvini c'è una strategia politica, nello scegliere una figura evidentemente vicina all'estrema destra come vicesegretario, è stato probabilmente lo stesso Vannacci a riassumerla in un'intervista ad Adnkronos: "Siamo l’unico vero partito sovranista in Italia. Non facciamo finta e non ci pieghiamo ai compromessi. Non ci lasciamo ammaliare dagli inciuci". Un attacco praticamente frontale a Fratelli d'Italia, che in Europa collabora con la Commissione europea di Ursula von der Leyen. Insomma, la Lega sembra voler competere in modo sempre più aperto con FdI, come è diventato evidente soprattutto negli ultimi mesi.
Il silenzio e le reazioni scettiche dei leghisti ‘storici'
Indubbiamente la sua nomina farà discutere molti militanti leghisti, soprattutto quelli ‘storici'. Vannacci ha ricevuto la tessera della Lega appena un mese fa, a inizio aprile. E già in quell'occasione, annunciando il tesseramento, Salvini aveva detto che era "la migliore risposta al popolo della Lega e alle ansie e turbamenti di tanti retroscenisti", mentre il generale aveva ringraziato "i critici, perché la critica è il concime del progresso", e "i perplessi, perché tutto ciò che non ci uccide ci rende più forti". Come a prendere atto che di dubbi nel partito ce n'erano parecchi.
D'altra parte proprio all'ultimo congresso il partito aveva deciso una modifica dello statuto che ha permesso di nominare un vicesegretario con così poca anzianità. In quell'occasione Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato e da tempo anche critico delle posizioni di Salvini, aveva suggerito che sarebbe stato meglio dare la priorità a chi era nel partito da tempo. Ma la linea del segretario non è cambiata.
Tra i volti noti della Lega nessuno finora ha preso apertamente posizione contro Vannacci. Ma un commento con toni decisamente poco entusiasti è arrivato da Luca Zaia. Il presidente del Veneto non ha mai nascosto in passato di non gradire le posizioni del militare. E dopo la nomina ha detto: "È una prerogativa del segretario scegliere i vice, è giusto e lo rispetto. Mi fermo qui. Nel senso che non è che cambio identità in base ai vice segretari.".
Non esattamente un messaggio di congratulazioni. Zaia ha aggiunto: "Penso che noi abbiamo una missione che è quella di rappresentare le diverse identità di questo Paese, il che vuol dire difendere le istanze del popolo e quindi anche attivare questo percorso, che abbiamo attivato molto tempo fa e che c'ha sempre premiato".
Un richiamo alle origini della Lega, cioè al contrario di ciò che Vannacci rappresenta. E anche la nuova vicesegretaria Sardone non si è fatta sfuggire l'occasione per rimarcare la sua diversità: "La mia militanza politica è sempre stata radicata nel territorio, tra la gente, ascoltando e rispondendo alle esigenze dei cittadini", ha detto.
La risposta di Salvini: "Tanta gente si avvicina alla Lega, porte aperte"
Ai giornalisti, Salvini ha spiegato così la scelta di nominare come vicesegretari persone che sono entrate nel partito da poco: "Fortunatamente, la Lega ha una storia di cui sono orgoglioso, ma anche tantissima gente che si sta avvicinando e quindi tradizione, presente, futuro, autonomia, buon governo, identità, sicurezza e porte aperte a chi vuole dare una mano". E ha detto di non avere dubbi sulla solidità del partito: "Sono frustrazioni giornalistiche, dicono da vent'anni che la Lega è finita e mi allungano la vita ogni volta".