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Per Matteo Salvini dopo la sua citofonata al Pilastro non ci sono più spacciatori nel quartiere

“Mi hanno detto ‘grazie Matteo’ e io dico grazie a voi. Mi è costato polemiche, minacce, denunce, insulti, ma se la mia presenza e il vostro coraggio hanno allontanato, magari per qualche giorno, magari per qualche settimana, gli spacciatori di droga e di morte da quei palazzi, da quei portici, da quei giardinetti, da quel quartiere, sono contento”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha difeso la vicenda più controversa della campagna elettorale in Emilia Romagna: il blitz al citofono di una famiglia tunisina nella periferia bolognese.
A cura di Annalisa Girardi
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"Mi hanno scritto alcune mamme del quartiere del Pilastro a Bologna, vi ricordate, quello delle delle polemiche: mi hanno detto grazie. Ed è un grazie che mi ha aperto il cuore perché stranamente dopo la mia presenza, dopo la nostra denuncia, da qualche giorno sotto quei portici non ci sono più spacciatori": così Matteo Salvini annuncia tramite le sue pagine social di aver ricevuto delle segnalazioni da alcuni residenti del quartiere bolognese in cui il leader della Lega aveva citofonato a una famiglia di origine tunisina chiedendo se lì si spacciasse e innescando una bufera di polemiche, secondo cui dopo il blitz dell'ex ministro dell'Interno sarebbero spariti gli spacciatori dal quartiere.

"Mi hanno detto ‘grazie Matteo' e io dico grazie a voi. Mi è costato polemiche, minacce, denunce, insulti, ma se la mia presenza e il vostro coraggio hanno allontanato, magari per qualche giorno, magari per qualche settimana, gli spacciatori di droga e di morte da quei palazzi, da quei portici, da quei giardinetti, da quel quartiere, sono contento", ha continuato Salvini. Per poi aggiungere: "Diverse famiglie del quartiere mi stanno facendo arrivare un bellissimo messaggio: dopo la mia visita, “dai nostri portici e dai giardini da qualche giorno sono spariti gli spacciatori. La mia promessa è continuare a occuparmi di sicurezza e di lotta alla droga, tornerò presto a Bologna e in tutta l’Emilia-Romagna".

Il video pubblicato da Salvini è stato accompagnato dal seguente annuncio: "Mentre i Carabinieri scoprono vicino al Pilastro di Bologna (e li ringrazio!) un casolare spacciato per sede di un’associazione per immigrati ma trasformato in dormitorio abusivo, con tanto di droga e auto rubate". Il segretario del Carroccio ha quindi ripreso un fatto avvenuto nelle vicinanze del Pilastro per rimettere sotto i riflettori la vicenda più controversa della campagna elettorale che ha preceduto il voto in Emilia Romagna. Il leader leghista ha quindi rivendicato che la sola sua presenza abbia, anche se per qualche giorno, sconfitto lo spaccio di droga nella periferia bolognese.

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