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Per la Presidente al Senato Casellati l’inchiesta sui fondi alla Lega è “pettegolezzo giornalistico”

“Il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici”: così la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, frena le richieste di chiarimento dei parlamentari del Partito democratico sulla vicenda dei presunti finanziamenti russi alla campagna elettorale della Lega.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici": così la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, frena le richieste di chiarimenti dei parlamentari del Partito democratico sulla vicenda dei presunti finanziamenti russi alla campagna elettorale della Lega, riportata sotto i riflettori da delle registrazioni diffuse da BuzzFeed News in cui alcuni esponenti del Carroccio discutono con dei funzionari russi un accordo commerciale volto in realtà a sostenere il partito di Matteo Salvini. Il senatore dem Alan Ferrari chiede "un definitivo ed essenziale chiarimento a tutela di questa Camera" sulle interrogazioni presentate dal Pd a febbraio, quando per la prima volta era emersa la questione grazie ad un'inchiesta pubblicata da Stefano Vergine e Giovanni Tizian sull'Espresso, che non erano però mai state pubblicate.

Ma, definendo la vicenda un pettegolezzo giornalistico, Casellati blocca la discussione affermando: "Io posso ammettere tutte le interrogazioni comprese quelle che hanno riguardato la Lega, che hanno riguardato fatti provati. Ma qui non siamo in un luogo dove possiamo discutere liberamente di questioni che non hanno nessun fondamento probatorio. Dobbiamo parlare di fatti che abbiano una giustificazione". La presidente ha poi continuato: "È inammissibile che noi possiamo ridurre questa assemblea alta a discorsi che emergono da cosiddette inchieste giornalistiche dove le vostre interrogazioni usano sempre il condizionale ‘sembrerebbe'".  Il blogger dell'Espresso, Pietro Raffa, commenta così il battibecco in Senato, condividendo il video delle parole di Casellati: "L'Italia è caduta davvero in basso".

"La gestione Casellati è di parte", ha affermato invece il capogruppo dem, Andrea Marcucci, aggiungendo che se Salvini non ha nulla da nascondere come dice, dovrebbe andare a riferire in aula. "Ma il Paese e la parte politica che rappresento hanno il diritto di sapere dal ministro dell'Interno dei suoi presunti rapporti con la Russia. Impedirlo è un comportamento al limite, anzi oltre la decenza", ha aggiunto. Alla stampa, il leader del Carroccio ha ripetutamente dichiarato che il suo partito non ha mai preso un centesimo e di non avere idea, al tempo, di cosa stesse facendo Gianluca Savoini, il suo ex portavoce che lo scorso ottobre era seduto al tavolo con i funzionari del Cremlino.

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