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Paragone espulso dal M5s, Di Battista: “È più grillino di molti, sempre d’accordo con lui”

Dopo l’espulsione di Gianluigi Paragone dal Movimento 5 Stelle, arriva il commento – critico nei confronti dei vertici pentastellati – da parte di Alessandro Di Battista: “Gianluigi è infinitamente più grillino di molti che si professano tale. Non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo l’espulsione di Gianluigi Paragone dal Movimento 5 Stelle, a sua difesa interviene un esponente pentastellato di spicco, seppur non più direttamente coinvolto nella politica nazionale: l’ex deputato Alessandro Di Battista. Lo fa con un commento su Facebook sotto il post di un’attivista del Movimento 5 Stelle (Angela Bosco) che difende Paragone e che commenta criticamente l’espulsione decisa dai probiviri il primo di gennaio. Di Battista, però, non scrive dal suo account verificato, quello utilizzato per tutti i suoi post politici. Il commento arriva, invece, da un account personale, con poco più di 4.200 amici e circa 180mila followers. Il suo account verificato conta invece circa un milione e mezzo di like.

Il commento di Di Battista è una difesa a spada tratta di Paragone e, implicitamente, una critica alla decisione di espellerlo: “Gianluigi è infinitamente più grillino di molti che si professano tale. Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui. Vi esorto a leggere ciò che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell'ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%. Buon anno a tutti amici mie”. (Il commento di Di Battista si trova tra quelli al post riportato qui sotto).

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Il commento di Di Battista arriva allo stesso Paragone che sotto il suo post su Facebook, quello con cui ha commentato l’espulsione, ringrazia l’ex deputato per le parole di sostegno: “Ringrazio Alessandro Di Battista per le belle parole che usato per me, in mia difesa. Ale rappresenta quell’idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l’Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Ale lo sa”.

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