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Il caso Cospito

Orlando: “Nordio ha sbagliato a coprire Delmastro e Donzelli, la destra mostra il volto autoritario”

“Il ministro Nordio ha sbagliato a coprire il comportamento di Delmastro e Donzelli, così compromette il suo prestigio”, dice il deputato del Pd in un’intervista a Fanpage.it. “Ci hanno demonizzati associandoci alla mafia – attacca Orlando – la destra non è riuscita a superare il proprio tratto autoritario, ancora colpiscono chi non la pensa come loro”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Per il ministro della Giustizia il caso è chiuso. Il caso è quello che riguarda il sottosegretario Delmastro e il vicepresidente del Copasir Donzelli, che restano al loro posto dopo la polemica sui documenti passati dall'uno all'altro e utilizzati dal secondo per attaccare in Aula i parlamentari del Partito Democratico che erano andati a controllare le condizioni di Alfredo Cospito in carcere a Sassari. Nordio è intervenuto ieri in Parlamento ribadendo che i documenti non erano secretati e che perciò non c'è nessun provvedimento da prendere. I due non si sono dimessi, e intanto la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.

Andrea Orlando, che fa parte del gruppo dei deputati del Partito Democratico accusati in Aula da Donzelli, commenta in un'intervista a Fanpage.it: "Nordio ha compiuto un errore a coprire un comportamento illegittimo e inopportuno dal punto di vista politico, perché se anche quelle carte fossero state divulgabili, e mi pare che la legge dica altro, l'accesso sarebbe previsto non per colpire l'opposizione, ma per avere un quadro di ciò che avviene all'interno delle carceri per ragioni di sicurezza".

"Aver diffuso quelle carte in quel modo sicuramente non corrisponde né allo spirito della legge né alla funzione che dovrebbe esercitare un sottosegretario della Repubblica – attacca l'ex ministro della Giustizia – Nordio sbaglia a difendere dei comportamenti errati e rischia di compromettere il suo prestigio".

"Nelle prossime settimane si chiariranno molte cose", sottolinea Orlando. "Invito tutti a fare una rassegna ideale delle cose pesantissime che sono state dette, demonizzando il nostro comportamento, associandoci al terrorismo e alla mafia – continua il deputato dem – Mettendo in discussione il diritto di un parlamentare di riflettere sulla congruità di alcune misure che vengono assunte in uno stato di diritto".

"Tutto questo rende la cifra di una destra che non è riuscita a superare il proprio tratto autoritario – attacca Orlando – Non si sta discutendo soltanto di un singolo episodio. Questa discussione riguarda il modo in cui si concepisce la pena, in cui si costruiscono il rapporto tra maggioranza e opposizione e il dibattito politico". E affonda: "Pensavo che la destra italiana post missina fosse più avanti di così. Noi siamo stati educati a rispettare le opinioni degli altri, loro non credo che siano ancora a questo punto. Demonizzano e colpiscono chi non la pensa come loro e questo può essere particolarmente pericoloso".

"In un Paese normale molti dovrebbero fare delle scuse – conclude il deputato del Pd – Non arriveranno, ma l'opinione pubblica si renderà conto di chi si è comportato secondo ciò che prevedono la Costituzione e le leggi e di chi non l'ha fatto".

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