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Nuovo Dpcm, dove serve il green pass e cosa si può fare senza: le Faq del governo

Con il nuovo Dpcm di Draghi il governo ha deciso i negozi esentati dal nuovo obbligo di green pass base. Dal primo febbraio, senza certificazione verde, non si potrà fare più nulla o quasi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dal primo febbraio non si potrà fare quasi più nulla, senza green pass. Il presidente Draghi ha firmato ieri il Dpcm con la lista delle esenzioni dalla nuova regola, che scatta – appunto – tra dieci giorni: certificazione verde base obbligatoria – che si ottiene con vaccinazione, guarigione o tampone negativo – in negozi, pubblici uffici, poste e banche. Tra gli esercizi commerciali ci sono alcune eccezioni, ma la lista è molto breve. Tutto questo va ad aggiungersi alle altre regole già decise, come l'allargamento del super green pass – solo per vaccinati e guariti – ad una lunga lista di attività dal 10 gennaio, o la certificazione verde base inserita dal 20 gennaio per parrucchieri, estetisti e barbieri. Facciamo un punto con la tabella ufficiale delle Faq del governo.

Dove non serve il green pass: la lista dei negozi esentati

Dopo l'annuncio del governo, lo scorso 5 gennaio, dell'obbligo di green pass base (anche con tampone) nei negozi dal primo febbraio si è creata molta attesa sugli esercizi commerciali che avrebbero ricevuto la deroga. Ieri è arrivata la lista ufficiale con il Dpcm di Draghi, e prevede che non serva alcun tipo di certificazione per fare acquisti in negozi di:

  • Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati.
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati. 8. Commercio al dettaglio di materiale per ottica.
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.

Nei supermercati si potrà comprare qualsiasi cosa, e non solo generi alimentari come circolato in un primo momento. Restano fuori dalle esenzioni i tabaccai, per cui per comprare le sigarette servirà il green pass. Ma anche le edicole, mentre salta la deroga per ritirare a prescindere la pensione alle poste: si può entrare solo con certificazione verde. Per ricapitolare: dal 20 gennaio è scattato l'obbligo di green pass base per parrucchieri, estetisti e barbieri, dal primo febbraio è stato esteso a negozi, poste, banche e uffici pubblici, salvo le esenzioni appena elencate.

Le attività a cui si può accedere solo con il super green pass

Dal 10 gennaio, invece, è entrato in vigore l'obbligo di super green pass, ottenibile solo con vaccinazione e guarigione dal Covid, per tutta una serie di attività: prendere i mezzi pubblici, sia locali come metro e bus che a lunga percorrenza come treni e aerei; gli impianti di risalita nei comprensori sciistici; bar e ristoranti all'aperto e al chiuso, sia al banco che al tavolo; alloggio in alberghi e altre strutture ricettive; palestre e piscine, spogliatoi e sport di squadra; cinema, teatri e concerti; musei e mostre; feste civili o religiose; stadi e palazzetti; sagre, fiere, convegni e congressi; centri benessere, centri termali, parchi divertimento, centri culturali, sale gioco e casinò.

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