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Come fare la domanda per l’Assegno Unico 2022 per i figli: requisiti e calcolo importi

L’assegno unico è un sostegno economico per tutte le famiglie e può essere attribuito per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza al 21esimo anno. Ecco come fare domanda sul sito Inps dal 1 gennaio, i requisiti e il calcolo degli importi con e senza isee.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'assegno unico universale per i figli a carico è una misura economica che consente a tutte le famiglie di richiedere la prestazione all'INPS per ogni figlio, dal settimo mese di gravidanza al compimento del 21esimo anno. Dal 1 gennaio 2022 tutti i genitori potranno richiedere l'assegno unico per i figli, istituito con legge Delega 46/2021. Il via libera è arrivato con il decreto attuativo del governo Draghi, ma è necessario fare chiarezza su una misura che sostituisce tutta la lista di bonus – da quello bebè agli assegni familiari – previsti finora.

Per richiederlo bisogna presentare il reddito Isee, ma lo si può ottenere anche senza, finendo automaticamente nella fascia più alta. A partire dal 1 gennaio 2022 tutte le famiglie potranno richiederlo direttamente all'Inps e verrà erogato sul conto corrente indicato in fase di domanda a partire dal 1 marzo, sul codice Iban inserito nel modulo. Chi ha un Isee fino ai 15mila euro avrà l'importo massimo, che varia a seconda del numero dei figli, eventuali figli disabili e il lavoro dei genitori. L'importo cresce in base alle fasce di reddito fino al tetto massimo di 40mila, oltre il quale si riceve il minimo.

Ma vediamo come fare domanda online sul sito Inps per ottenere l'Assegno Unico, i calcoli degli importi e quando arriva il pagamento nel 2022.

Quando e come fare domanda per l'Assegno Unico sul sito Inps

La domanda per l'assegno unico per i figli potrà essere effettuata a partire dal 1 gennaio del 2022 e l'assegno partirà effettivamente dal 1 di marzo. Per presentare la domanda è possibile collegarsi alla sezione apposita del sito Inps, cliccando su "Accedi al servizio". Per procedere si dovrà scegliere tra i servizi per i genitori o i servizi per i patronati. A questo punto si potrà proseguire con la domanda per l'Assegno Unico, accedendo alla sezione specifica con:

  • Spid almeno di livello 2
  • Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE)
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS)

La misura economica a sostegno delle famiglie, inoltre, può essere richiesta anche tramite gli enti di patronato, oppure contattando il numero verde: 803.164 o 06 164.164.

Chi può richiedere l'assegno unico: i requisiti per la domanda

La domanda per chiedere l'assegno unico per i figli può essere presentata da un genitore o da chi esercita la potestà genitoriale, come un eventuale tutore. La richiesta può essere effettuata da tutti i lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi ma anche da disoccupati, pensionati o inoccupati. Anche i figli maggiorenni – tra i 18 e i 21 anni – possono chiedere personalmente l'assegno.

In ogni caso bisogna essere in possesso di una serie di requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Non ci sono dei requisiti Isee specifici, si può richiedere a prescindere dal reddito. L'importo dell'assegno, però, varia sensibilmente in base all'Isee.

Il calcolo degli importi per l'assegno unico

L'importo dell'assegno unico varia a seconda di una serie di fattori: il numero di figli, eventuali disabilità e il fatto che entrambi i genitori lavorino. Ci sono diverse maggiorazioni possibili, sia per i figli disabili che per i genitori. Vediamo i due esempi limite:

  • Una famiglia che ha un Isee fino a 15mila euro riceve: 175 euro per il primo figlio minorenne (che diventano 85 se è maggiorenne fino ai 21 anni); 175 euro per un eventuale secondo figlio; 260 euro per un eventuale terzo figlio, quarto, e così via; 275 euro per figlio disabile minore non autosufficiente, che diventano 270 euro se la disabilità è grave, 265 euro se è media e 225 euro se è tra i 18 e i 20 anni; per i figli disabili con più di 21 anni a carico c'è un assegno di 85 euro; 30 euro in più se entrambi i genitori lavorano e 20 euro in più in caso di madre under 21.
  • Una famiglia che ha un Isee da 40mila euro in su riceve: 50 euro per il primo figlio minorenne (che diventano 25 se è maggiorenne fino ai 21 anni); 50 euro per un eventuale secondo figlio; 65 euro per un eventuale terzo figlio, quarto, e così via; 150 euro per figlio disabile minore non autosufficiente, che diventano 145 euro se la disabilità è grave, 140 euro se è media e 100 euro se è tra i 18 e i 20 anni; per i figli disabili con più di 21 anni a carico c'è un assegno di 25 euro; non c'è nessun aumento se entrambi i genitori lavorano, viene garantito il bonus di 20 euro in più in caso di madre under 21.

Tra questi due casi limite, il più basso e il più alto, i valori variano in base all'Isee. Si va, appunto, da un minimo di 15mila euro a un massimo di 40mila. Rispettivamente sotto e sopra questi valori si ricevono gli importi elencati nei casi precedenti, mentre se ci si trova tra i 15mila e i 40mila l'assegno viene parametrato in base al valore Isee.

Chi non presenta l'Isee potrà accedere solo all'importo minimo di 50 euro per ogni figlio a carico, mentre per conoscere l'importo esatto è possibile accedere al simulatore Inps per il calcolo della somma spettante.

Come e quando viene pagato l'assegno unico

L'assegno unico per i figli verrà pagato direttamente sul conto corrente indicato in fase di domanda. Nel modulo che verrà compilato sarà richiesto un codice Iban dove poi arriverà il bonifico con l'importo dell'assegno unico.

I pagamenti dell'assegno unico, per le domande presentate a gennaio e febbraio, saranno erogati dal 15 al 21 marzo. Per le domande presentate successivamente, invece, i pagamenti saranno effettuati alla fine del mese successivo alla presentazione della domanda.

L'unica piccola differenza riguarda i percettori di reddito di cittadinanza, che riceveranno l'assegno nelle stesse modalità con cui percepiscono il sostegno. Per quanto riguarda le tempistiche, invece, l'assegno è riconosciuto dal mese successivo a quello in cui viene presentata la domanda. A spiegare il perché non venga erogato in busta paga ma direttamente sul conto corrente è stata la ministra Bonetti:

"È una misura che si rivolge a tutti, a prescindere dalla tipologia di lavoro. Il bonifico è semplice e immediato"

Assegno unico e altri bonus per i figli

L'assegno unico per i figli sostituisce e integra la maggior parte degli altri bonus che negli anni sono stati predisposti per le famiglie, con un aumento ulteriore durante la pandemia di Covid. Vengono eliminate le detrazioni fiscali per i figli a carico, l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli, l'assegno di natalità.

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