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Migranti, sbarcano a Taranto i 403 soccorsi dalla Ocean Viking: “Un viaggio da incubo”

Sono sbarcati nel porto di Taranto i 403 migranti soccorsi, in cinque diverse operazioni, dalla Ocean Viking, l’imbarcazione delle Ong Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Le loro condizioni di salute sono generalmente buone, fatta eccezione per una decina di ustionati e un paio di casi di tubercolosi. I migranti raccontano la traversata parlando di un “viaggio da incubo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La Ocean Viking, l’imbarcazione delle Ong Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, è approdata questa mattina nel porto di Taranto, dando inizio alle operazioni di sbarco dei 403 migranti soccorsi nel Mediterraneo negli scorsi giorni. Dopo l’autorizzazione da parte del Viminale, la barca è arrivata nel porto di Taranto, al molo San Cataldo, in mattinata. Ai migranti appena sbarcati è stata fornita una prima assistenza immediata e sono stati trasferiti nell’hotspot in cui rimarranno fino a 72 ore al massimo per l’identificazione: poi verranno smistati in altri centri.

Le condizioni dei 403 migranti sulla Ocean Viking

Le condizioni di salute dei migranti sono generalmente buone, ma una decina di loro presenta ustioni non gravi, probabilmente causate dalla posizione nella stiva della nave, essendo stati vicini ai motori e al carburante per circa quattro giorni, senza possibilità di muoversi. Nessuno dei 403 comunque è stato trasferito in ospedale. Oltre alle ustioni si segnalano anche due casi di tubercolosi. È stato riscontrato anche qualche caso di ipotermia e mal di mare, sofferti durante la traversata prima dei salvataggi della Ocean Viking.

A bordo c’erano 216 uomini, 38 donne e 149 bambini. Tra questi anche 12 donne incinte e 132 minori non accompagnati, oltre a 20 famiglie. La maggior parte dei migranti proviene da Marocco, Guinea, Senegal, Burkina Faso, Kenya, Nigeria, Mali e Somalia. I minori sono oltre un terzo del totale e andranno nelle comunità educative di Taranto e provincia.

Il racconto dei migranti: viaggio da incubo

I soccorritori riportano quanto raccontato dai migranti, che parlano di un “viaggio da incubo”. Sono stati salvati nel Mediterraneo in cinque diverse operazioni, rese particolarmente complicate dalle condizioni meteo avverse e dal mare agitato. Alcuni hanno viaggiato stipati in barconi pieni d’acqua che hanno più volte rischiato di ribaltarsi. “I salvataggi sono stati difficili, con il mare mosso, di notte. Ci sono state scene di panico ma è stato compiuto un lavoro straordinario da parte di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Anche l’equipaggio è stanco, si tratta di recuperare persone in acqua che rischiano la vita. Questi migranti meritano un po’ di pace e riposo, ora potranno iniziare una nuova vita in Italia e all’estero”, raccontano ancora i soccorritori.

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