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Migranti, Salvini scrive al governo francese: “Italia non è più campo profughi dell’Ue”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, invia una lettera al suo omologo francese sul tema dei migranti: “Intendiamo farci rispettare e ribadire che non siamo più il campo profughi di Bruxelles, Parigi e Berlino. L’Italia non è più disposta ad accogliere tutti gli immigrati in arrivo in Europa. Francia e Germania non possono decidere le politiche migratorie ignorando le richieste dei Paesi più esposti come noi e Malta”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, torna a battere sul tema dei migranti. E lo fa inviando una lettera al suo omologo francese, Christophe Castaner, rappresentante del governo guidato da Emmanuel Macron. "L’Italia – scrive Salvini – non è più disposta ad accogliere tutti gli immigrati in arrivo in Europa. Francia e Germania non possono decidere le politiche migratorie ignorando le richieste dei Paesi più esposti come noi e Malta". Un messaggio riportato anche su Twitter dallo stesso vicepresidente del Consiglio: "Intendiamo farci rispettare e ribadire che non siamo più il campo profughi di Bruxelles, Parigi e Berlino. L’ho spiegato a Helsinki e l’ho messo nero su bianco al mio omologo francese Castaner. L’Italia ha rialzato la testa".

La lettera di Salvini arriva alla vigilia del riunione convocata dal governo francese e aperta a tutti i 28 Stati membri dell'Ue. All'incontro parteciperà anche il commissario europeo alle Migrazioni Dimitri Avramopoulos. Il ministro dell'Interno italiano non ci sarà, come annunciato negli scorsi giorni, ma invierà dei tecnici del Viminale. Salvini fa anche riferimento al vertice di Helsinki, non un gran successo per il ministro dell'Interno. Ma il ministro dell'Interno rivendica: "Ho registrato posizioni molto vicine a quella espressa dall'Italia, con particolare riferimento al fermo impegno della politica migratoria condotta a difesa dei confini esterni dell'Unione europea e dello spazio Schengen".

Secondo Salvini, quanto è emerso è che molti ritengono necessario rivedere le regole Sar "per impedire abusi" e per evitare di favorire l'immigrazione "illegale e incontrollata". Altro punto sottolineato da Salvini è che le Ong devono muoversi "nel pieno rispetto del quadro giuridico internazionale e delle legislazioni nazionali proprie di ciascun Stato membro". Queste posizioni, ribadisce ora il titolare del Viminale, sarebbero contenuto nel documento presentato da Italia e Malta, che ha "fatto registrare un diffuso apprezzamento apportando al confronto significativi ed utili elementi per una nuova impostazione del tema".

Il vertice di Helsinki, secondo Salvini, ha dato esito positivo e per questo motivo ogni nuova discussione, a suo parere, "non potrà che partire dal buon esito di Helsinki e dagli sviluppi del confronto tecnico in atto". Infine, Salvini si dice "sorpreso" dalla proposta di conclusioni che verrà portata alla riunione di Parigi e che ricalca, però, quella franco-tedesca presentata in Finlandia, ma bocciata da Italia e Malta: "Ho pertanto dato mandato alla delegazione tecnica che parteciperà alla riunione di muoversi esclusivamente nel perimetro delineato, evitando nuove e diverse dichiarazioni non coerenti con i lavori svolti finora".

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