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Migranti, il ministro Tajani è contrario a una Mare Nostrum europea: “Non è proposta soddisfacente”

Il governo italiano vuole rafforzare la cooperazione con la Tunisia. “Il nostro obiettivo è quello aiutarla complessivamente, non è solo una questione migratoria. Violazioni dei diritti umani? Non ci sono, è una questione di riforme che devono essere fatte”, dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. E sulla possibilità di una Mare Nostrum europea, aggiunge: “Non mi pare proposta risolutiva”
A cura di Annalisa Girardi
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La Tunisia continua a far preoccupare l'Europa. A fronte di una crisi economica che rischia di trascinare il Paese nel defult, Bruxelles sta spingendo il Fondo monetario internazionale a intervenire per evitare un'ondata migratoria di difficile gestione.  Già in queste settimane le partenze dalla Tunisia si sono intensificate e le operazioni di soccorso, tanto della Guardia costiera che delle Ong, sono state migliaia. Ora il governo pensa ad un accordo con le autorità tunisine per fermare gli sbarchi. Un patto che però non può lasciare ai margini il tema del rispetto dei diritti umani. A una domanda di Fanpage.it, però, il ministro degli Esteri Antonio Tajani afferma che non ci siano affatto violazioni di questo tipo in Tunisia.

"Stiamo lavorando affinché il Fondo monetario internazionale e l'Ue finanzino la Tunisia. Se giustamente si chiedono delle riforme si può trovare la formula del finanziamento per tranches", ha detto Tajani, parlando con i giornalisti. Poi alla domanda di Fanpage.it sull'obiettivo finale del governo italiano, se fosse quello di un memorandum come quello stretto con la Libia e che spazio avrebbe quindi la garanzia del rispetto dei diritti umani, il ministro ha detto: "Il nostro obiettivo è quello di rafforzare il legame con la Tunisia, aiutarla complessivamente. La questione non è solo migratoria (…) Non ci sono violazioni dei diritti umani, è una questione di riforme che devono essere fatte".

Diverse organizzazioni che si occupano di difesa dei diritti umani hanno denunciato il deterioramento delle condizioni dei migranti di origine subsahariana che si trovano in Tunisia. Il presidente tunisino Kaïs Saïed, parlando di un rischio di sostituzione etnica, ha dato il via a un processo di azzeramento dei diritti di queste persone, a cui sempre più spesso vengono negate casa e lavoro. Anche per questa ragione sono sempre di più i richiedenti asilo che tentano di fuggire dal Paese e partono per l'Europa.

"Caccia al migranti in Tunisia? Non mi pare. E comunque stiamo parlando di Paesi che sono vittime di una situazione di grande difficoltà", ha tagliato corto il ministro.

Infine, parlando della possibilità di istituire una missione di soccorso delle persone in mare, come fu la Mare Nostrum, ma a livello europeo, Tajani ha detto: "La Mare Nostrum europea è una proposta del Pd. Non mi pare soddisfacente e risolutiva. Perché? Beh intanto dovrei conoscere qual è la proposta, ma non mi pare che sia già stata formulata. Non posso dare una risposta su una cosa che non si sa ancora cosa sia".

E alla domanda se serva una missione di salvataggio insieme ai partner europei, viste le partenze quadruplicate, ha concluso: "Guardate quanti salvataggi fa la Marina militare e la Guardia costiera".

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