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Michel (Ue) dice che prima o poi dovremo fare a meno del gas e del petrolio dalla Russia

“Prima o poi saranno necessarie anche sanzioni sul petrolio e sul gas dalla Russia”: lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla plenaria di Strasburgo, ribadendo che Vladimir Putin non vincerà questa guerra.
A cura di Annalisa Girardi
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Prima o poi serviranno sanzioni anche al gas e al petrolio dalla Russia. Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo alla plenaria dell'Europarlamento per presentare l'esito dell'ultimo vertice dei leader europei. Michel ha ricordato l'ultimo pacchetto di sanzioni approvato ieri dall'Unione europea, che prevedono anche il divieto di importazione di carbone, affermando che "le misure sul petrolio e sul gas saranno necessarie prima o poi" e sottolineando l'importanza di diversificare da oggi le fonti di approvvigionamento europee.

Ribadendo "il sostegno all'Ucraina da parte dell'Ue è solido come una roccia", Michel è poi tornato sul tema delle sanzioni al settore energetico, su cui è in corso un dibattito tra gli Stati membri, che non condividono tutti la stessa linea, ha ribadito: "Stiamo inasprendo le nostre sanzioni per mantenere la massima pressione sul Cremlino. Il nuovo pacchetto include un divieto sulle importazioni di carbone. E penso che prima o poi saranno necessarie anche misure sul petrolio, e persino sul gas".

Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo sempre alla plenaria ha ribadito come "dobbiamo colpire anche il petrolio russo", sottolineando che quelle approvate ieri "non saranno le ultime sanzioni", ma che Bruxelles ne approverà presto delle altre, lavorando al tempo stesso per "limitare la nostra dipendenza dai carburanti fossili".

Il presidente del Consiglio europeo ha anche parlato delle immagini terribili che ci stanno arrivando da Bucha negli ultimi giorni: "Oggi esprimiamo il nostro sdegno per i crimini contro l'umanità contro cittadini innocenti, a Bucha e in molte altre città. Questa non è un'operazione speciale. Questi sono crimini di guerra. E noi non gireremo le spalle, guarderemo la realtà dritto negli occhi. Ci devono essere e ci saranno conseguenze per tutti i responsabili e stiamo già sostenendo tutti gli sforzi per raccogliere le prove. Faremo tutto, tutto ciò che possiamo per assicurare i colpevoli alla giustizia internazionale", ha detto.

Per poi lanciare un appello direttamente ai soldati russi, invitandoli a gettare le armi e assicurando loro asilo in Europa se smetteranno di combattere: "Ho un messaggio per i soldati russi al fronte: se non volete prendere parte all'assassinio dei vostri fratelli e sorelle ucraini e non volete essere criminali, gettate le armi, smettete di combattere e lasciate il campo di battaglia. Secondo me occorre dar seguito all'idea di offrire l'asilo a questi soldati russi che disobbediscono agli ordini russi". Infine, Michel ha concluso ribadendo che Vladimir Putin non vincerà questa guerra.

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