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Memorandum Cina-Italia, Salvini: “In ballo c’è nostra sicurezza”. Di Maio: “Accordo vale 2,5 mld”

Tensione Lega-M5S dopo la firma del memorandum Cina-Italia. Il vicepremier Matteo Salvini: “Non mi si dica che la Cina è un paese con il libero mercato”. La replica di Di Maio: “Salvini ha il diritto di parlare, io come ministro del Mise ho il dovere di fare i fatti e i fatti sono la firma di accordi per 2,5 miliardi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente cinese Xi Jinping è decollato questa mattina dall'aeroporto di Palermo, a bordo del Boeing 747-8L dell'Air China, alla volta di Nizza, da dove proseguirà per il Principato di Monaco. Xi Jinping, che viaggia con la moglie Peng Liyuan, si era recato a Palermo ieri pomeriggio. Questa notte ha alloggiato a Villa Igiea, dove 80 delle 110 stanze dell'albergo sono state occupate interamente dalla sua delegazione. Ieri a Villa Madama a Roma è stato siglato il memorandum d'intesa tra Italia e Cina sulla collaborazione per far rinascere la ‘Via della seta': si tratta di accordi commerciali del valore potenziale di circa 20 miliardi.

Con questa visita "abbiamo intensificato la nostra amicizia tradizionale e i nostri rapporti bilaterali. In futuro possiamo ancor di più promuovere la cooperazione tra Italia e Cina", ha commentato il presidente cinese Xi Jinping rivolgendosi al presidente Sergio Mattarella, nel corso del commiato ufficiale al Quirinale. "È assolutamente così presidente, stamattina si firmeranno diverse intese e diversi accordi e sarà un passo molto importante", ha ribadito il capo dello Stato.

Ma proprio nel momento in cui si svolgeva la visita ufficiale il vicepremier leghista Matteo Salvini ha lanciato una stoccata agli alleati pentastellati: "Non mi si dica che la Cina è un paese con il libero mercato", aggiungendo comunque di essere contento della visita del presidente cinese e dell'apertura dei mercati, purché sia "a parità di condizioni". "Noi vogliamo essere assolutamente cauti quando c'è in ballo la sicurezza nazionale" ha ribadito il ministri degli Interni. Questo riguarda "il trattamento dei dati sanitari, dei dati telefonici, la nostra privacy e l'energia che deve essere sotto controllo di organismi italiani. Poi per il resto – ha aggiunto – se si portano i nostri produttori in Cina, piuttosto che in Russia o Brasile, benissimo".

"Salvini ha il diritto di parlare, io come ministro del Mise ho il dovere di fare i fatti e i fatti sono la firma di accordi per 2,5 miliardi", ha risposto seccamente vicepremier Luigi Di Maio nel punto stampa a Villa Madama dopo la firma degli accordi.

Il premier Conte ha annunciato che parteciperà al II Forum sulla Belt and Road Initiative, che si terrà a Pechino il 26 e 27 aprile. "Italia e Cina sono legate da quindici anni da un Partenariato strategico globale e nel 2020 celebreremo 50 anni di relazioni diplomatiche. Rapporti ben consolidati che abbiamo voluto rafforzare con le intese e gli accordi governativi e commerciali presentati questa mattina a Villa Madama a Roma. La visita del Presidente Xi Jinping in Italia ci consentirà di intensificare la nostra collaborazione all'insegna e a garanzia della massima reciprocità", ha scritto in un post su Facebook il presidente del Consiglio.

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