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Meloni all’assemblea di FdI: “Fango gratuito su di noi e sulla mia famiglia, ma non risponderemo”

La leader di Fratelli d’Italia parla all’assemblea del partito: “In questi mesi si è visto di tutto, fango gratuito perfino sui familiari”, dice Meloni. E sulla manovra mette le mani avanti: “Le risorse sono limitate grazie ai nostri predecessori che hanno gettato dalla finestra miliardi per tentare di comprare il consenso dei cittadini”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'assemblea di Fratelli d'Italia, oggi a Roma, è l'occasione perfetta per Giorgia Meloni per serrare le fila e compattare i suoi dopo un anno di governo e di record. Secondo la presidente del Consiglio, l'Italia sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione: "Abbiamo coraggio, libertà e solidità per affrontare le nuove sfide", dice dal palco. E poi si difende dagli attacchi: "Diamo fastidio". La leader di Fratelli d'Italia elenca una serie di provvedimenti approvati quest'anno, nonostante la congiuntura "difficile". La vera sfida, però, è la manovra "con risorse limitate". Ma sarà anche "l'anno delle grandi riforme e del piano Mattei". Sull'immigrazione non si punta a "soluzioni effimere" ma "strutturali", anche se ci vorrà più tempo.

Quanto alla manovra, Meloni attacca: "Abbiamo di fronte la legge di bilancio, con poche risorse da spendere grazie ai nostri predecessori che hanno gettato dalla finestra miliardi per tentare di comprare il consenso dei cittadini. Concentreremo le risorse sulle nostre priorità, a partire dalla difesa del lavoro e dei salari, dalla sanità e dalla natalità".

"Abbiamo raggiunto obiettivi impensabili in Italia, potremmo farlo anche in Europa – continua Meloni – Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche". Le ragioni sarebbero due: "La prima è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee, la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi non ci accontentiamo di aver vinto le elezioni – spiega la leader di Fratelli d'Italia – Non stiamo qui a goderci gli effimeri soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno".

Poi Meloni chiede il massimo dell'impegno ai suoi, perché "se qualcuno dovesse pensare che l'anno passato sia stato difficile", allora "non ha visto niente". La presidente del Consiglio si dice orgogliosa di come ha cambiato l'Italia nell'ultimo anno: "Ha un'economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti". Un Paese "che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione".

I mesi alle spalle sono "incredibili" e rimarranno "per sempre scolpiti nella nostra memoria". Meloni parla del sogno realizzato di vincere le elezioni e guidare il Paese e si vanta di aver camminato "a testa alta ovunque". Poi attacca gli avversari politici e non solo, sfiorando una sana dose di vittimismo: "In questi mesi si è visto di tutto. Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell'altro – dice – fango gratuito perfino sui familiari". Tutto questo sarebbe stato solo un boomerang, secondo Meloni: "Si sono attaccati agli organigrammi di partito, anche qui con racconti surreali, per raccontare il partito chiuso, familistico, asserragliato". E attacca: "Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d'Italia".

"Ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna, spesso perfino i semplici simpatizzanti, alla ricerca del niente. Il fango gratuito perfino sui familiari, con inchieste durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata". Nonostante gli attacchi "continueremo a non rispondere a queste provocazioni", aggiunge Meloni: "Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone".

"Da noi il segretario è una figura che non esiste – continua – C'è il presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo. E io intendo continuare a fare il presidente di Fratelli d'Italia. Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un'altra cosa della quale vado molto fiera. È il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti".

Poi Meloni se la prende ancora con i detrattori: "Mi fa abbastanza arrabbiare vederli esultare a ogni minima difficoltà dell'Italia. Nell'ultimo trimestre il nostro Pil ha avuto una leggera contrazione e loro hanno esultato come per un gol alla finale dei Mondiali. Gente che tifa contro l'Italia, che stappa le bottiglie esultando dai balconi se c'è una flessione del Pil". E ancora: "Hanno avuto da ridire perfino sulla tassazione agli extraprofitti delle banche. Sapete perché? Perché loro non hanno avuto il nostro stesso coraggio".

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