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Matteo Renzi attacca Meloni sul salario minimo: “Davvero pensa che basti una passerella ad agosto?”

Matteo Renzi ha rivolto un attacco alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo l’incontro con le opposizioni sulla proposta di salario minimo: “Ha portato a zero, nulla di fatto. Ed è stato coinvolto il Cnel, organismo inutile, più che altro per giustificare lo stipendio del suo presidente Renato Brunetta”, ha dichiarato Renzi.
A cura di Luca Pons
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"L'Italia ha le tasse più lavoro tra le più alte d'Europa, ma ha gli stipendi tra i più bassi d'Europa. È un bel problema. Per risolvere questo problema, davvero la presidente Meloni pensa che basti convocare una bella passerella ad agosto a Palazzo Chigi?". Matte Renzi, leader di Italia viva, in un video diffuso sui social ha attaccato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la sua decisione di convocare un vertice con le opposizioni sulla proposta di salario minimo a 9 euro l'ora.

"Ieri la Meloni ha invitato le opposizioni, tranne noi di Italia viva, a discutere della legge sul salario minimo. Sapete com'è finita? Zero, nulla di fatto", ha detto Renzi. Italia viva non ha partecipato all'incontro, non avendo firmato la proposta presentata dagli altri partiti di minoranza e avendo deciso di gestire la partita politica in un altro modo. Dopo l'incontro non sono arrivati passi in avanti: la questione resta alle opposizioni, che lanceranno una raccolta firme prima di tornare al dibattito parlamentare da settembre. Intanto Meloni ha scelto di chiedere al Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) una proposta entro due mesi.

"La presidente del Consiglio ha detto ‘daremo incarico al Cnel di studiare una soluzione nei prossimi 60 giorni'. Il Cnel presieduto da Renato Brunetta, il Cnel l'organismo inutile, che secondo me va abolito, che non ha portato niente all'Italia e agli italiani. E noi? Facciamo una riunione per delegare poi al Cnel?", ha detto Renzi. Anche secondo gli altri esponenti delle opposizioni coinvolgere il Cnel è stata più che altro una mossa per prendere tempo: sia perché l'organismo si è già espresso in modo scettico sulla proposta di salario minimo, sia perché il suo ruolo non è quello di mediatore tra le parti, come ha sottolineato la responsabile Lavoro per il Pd Maria Cecilia Guerra in un'intervista a Fanpage.it.

Renzi ha proseguito l'invettiva: "Sembra quasi che ieri la riunione sia servita più che ad aumentare gli stipendi agli italiani, a giustificare il potenziale stipendio di Brunetta". Poi dall'ex presidente del Consiglio è arrivata anche un'apertura al dibattito, unita alla proposta provocatoria di riaprire Camera e Senato nonostante la pausa estiva – che terminerà a inizio settembre – e proseguire il dibattito nelle aule parlamentari da subito: "Se davvero vogliamo trovare una soluzione, bene. Si riapra il Parlamento, anche ad agosto come avevo proposto, e venga la presidente del Consiglio a portarci le idee del governo. E noi diremo sì o no sulla base di quello che pensiamo. Ma si faccia in Parlamento", ha concluso Renzi.

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