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Manovra, Pd contro Italia Viva e Renzi: “Da loro populismo fiscale, imitano il Matteo sbagliato”

È scontro, nel governo, tra Partito Democratico e Italia Viva sulla manovra. I dem, con Stefano Vaccari, mettono sotto accusa gli esponenti del partito di Matteo Renzi sostenendo che “continuano nel loro incontenibile populismo fiscale che colpisce il taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti. Parlando solo di tasse fanno un favore a Salvini e alla destra, indossando i panni del Matteo sbagliato”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il clima nel governo, alla vigilia dell’inizio della discussione della legge di Bilancio in Parlamento, è tutt’altro che rilassato. Lo scontro nella maggioranza prosegue sui micro-balzelli presenti in manovra e che Italia Viva vuole abolire a tutti i costi durante il dibattito parlamentare. Così il partito di Matteo Renzi continua ad andare contro i suoi alleati di governo e i provvedimenti da loro voluti, promettendo battaglia. E ricevendo, di tutta risposta, critiche ancora più dure. La replica arriva da Stefano Vaccari, componente della segreteria nazionale del Pd: “Come un moscone che sbatte contro il vetro anche oggi i rappresentanti di Italia Viva, a partire da Renzi, continuano nel loro incontenibile populismo fiscale che colpisce il taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti. Sembra ormai un disco rotto: parlando solo di tasse fanno un favore a Salvini e alla destra, indossando i panni del Matteo sbagliato”.

Vaccari non risparmia un attacco anche nei confronti di un altro esponente di Italia Viva, Luigi Marattin: “Ma il Marattin che nelle riunioni di maggioranza non alzava la mano contro le proposte contenute in manovra è lo stesso che oggi parla di modifiche da fare in Parlamento, rinviando il taglio delle tasse ai lavoratori?”. Proprio oggi, ai microfoni di Sky Tg24, Marattin aveva spiegato la sua soluzione per poter “abolire quelle microtasse contenute nella manovra, come la stretta sulle auto aziendali, la sugar tax e la plastic tax”. Il deputato di Iv suggerisce di spostare il taglio del cuneo fiscale dal primo luglio al primo ottobre, oltre che abolire la quota 100 e ricavare altre risorse dalla spending review. Ma proprio la proposta di rinviare il taglio del cuneo fiscale ha portato alle dure reazioni del Pd, che ritengono questa come una delle misure principali della manovra.

Nella polemica è intervenuto questa mattina anche il leader di Iv, Matteo Renzi, con un post su Facebook: “I media sono pieni di retroscena ma la verità è molto più semplice: noi di Italia Viva non siamo contro nessuno. Siamo solo contro l’aumento delle tasse. Ieri contro l’aumento di IVA, cellulari e gasolio. Oggi contro l’aumento sulle auto aziendali e sulle nostre imprese. E noi non facciamo polemiche, ma proposte concrete su come evitare i microbalzelli. Sui giornali ci criticano ma in Parlamento ci daranno ragione e voteremo insieme contro le tasse, vedrete”.

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