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Manovra, Draghi: “L’Italia riduca il debito elevato e rispetti le sue responsabilità”

Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, durante la riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, rivolgendosi al ministro Giovanni Tria ha ribadito l’importanza del mantenimento delle proprie responsabilità da parte dell’Italia. Responsabilità che “vanno oltre” le regole imposte dall’Unione europea e rispettano il ruolo del Paese nella zona monetaria unica.
A cura di Chiara Caraboni
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L’Italia riduca il debito”. Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea, continua a sottolineare le responsabilità dell’Italia non solo nei confronti delle regole europee, ma anche dell’unione monetaria a cui ha scelto di appartenere. Secondo fonti europee, durante la riunione dell’Eurogruppo dei giorni scorsi, Draghi a insistito con Giovanni Tria, ministro dell’Economia e delle Finanze, affinché l’Italia si impegni a ridurre il debito presentato nella manovra di bilancio per il 2019. Quello che viene richiesto da Draghi quindi è un grado di disciplina che rispetti le regole imposte dall’Unione europea. Anche perché le misure espansive inserite nella legge di bilancio per il 2019, possono manifestare i primi effetti collaterali proprio sull'Italia.

Di fatto, la manovra presentata dall’Italia alla Commissione europea è stata esaminata, criticata e infine bocciata in quanto “non rispetta né le raccomandazioni del Consiglio, né gli impegni assunti dall’Italia stessa”. Una novità per l’Italia, visto che non era mai accaduto prima che l’Unione europea bocciasse una manovra di bilancio. I motivi della bocciatura erano chiari anche prima che questa fosse certa: la violazione delle regole sul deficit, proposto al 2,4%, ma anche per il condono fiscale che, secondo la Commissione, potrebbe ridurre il livello di adempimento agli obblighi fiscali. Nonostante questo, entrambi i vicepresidenti del consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini, così come il Tesoriere Giovanni Tria hanno dichiarato che la manovra non cambierà. La Commissione però è tornata anche ieri a ripetere che valuterà misure disciplinari contro l’Italia, le quali potrebbero essere anche sanzioni, se il governo non apporterà le modifiche richieste. Anche l’Eurogruppo si è schierato con Bruxelles, chiedendo all’Italia di aggiustare il testo della manovra alle regole imposte dall'Unione europea.

Ma che non ci sia una vera intenzione di modificare il testo Tria lo ha ribadito anche al termine della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, dove ha dichiarato che “non c’è né scontro né compromesso con l’Unione europea”. La dead line comunque è prevista per il 13 novembre, data in cui l'Italia dovrà presentare nuovamente la manovra alla Commissione europea che a sua volta la analizzerà. E, se verrà rispettato ciò che è stato detto fino adesso dal governo, non dovrebbe essere tanto diversa dalla precedente. Anche se in realtà, qualche modifica è già stata apportata.

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