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Le Regioni che andranno in zona arancione e gialla da lunedì prossimo

Dalla prossima settimana diverse Regioni passeranno in zona gialla, mentre altre andranno in zona arancione. La situazione dei contagi e delle ospedalizzazioni sta peggiorando praticamente ovunque. Tutto dipenderà dall’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Da oggi l'Italia è per tre quarti in zona gialla. Si allunga la lista di chi lascia la zona bianca e la cartina si continua a scurire, mentre sempre più Regioni rischiano la zona arancione già dalla prossima settimana. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di venerdì 14 gennaio darà un'indicazione definitiva, con eventuale ordinanza del ministro Speranza a seguire, ma in alcuni casi la zona arancione sembra un passaggio annunciato. Soprattutto per chi venerdì scorso l'ha evitata per mezzo punto percentuale. Da oggi passano in zona gialla anche quattro Regioni: Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Valle d'Aosta. A restare in zona bianca (in alcuni casi ancora per poco) sono Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.

Terapia intensiva e area medica, i dati Regione per Regione

Per capire con più chiarezza quali Regioni potrebbero passare in zona arancione dalla prossima settimana, ma anche in zona gialla qualora si trovassero ancora in bianco, bisogna guardare i dati. I cambi di colore vengono determinati da tre fattori: l'incidenza – che però è fuori controllo su tutto il territorio nazionale, guardando solo quella l'Italia sarebbe praticamente tutta zona rossa – e l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica. Perciò ci concentriamo su questi ultimi due valori percentuali, aggiornati quotidianamente dall'Agenas:

  • Abruzzo: 15% terapia intensiva, 21% area medica
  • Basilicata: 3% terapia intensiva, 19% area medica
  • Calabria: 17% terapia intensiva, 34% area medica
  • Campania: 11% terapia intensiva, 22% area medica
  • Emilia Romagna: 16% terapia intensiva, 21% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 20% terapia intensiva, 26% area medica
  • Lazio: 20% terapia intensiva, 22% area medica
  • Liguria: 20% terapia intensiva, 37% area medica
  • Lombardia: 15% terapia intensiva, 25% area medica
  • Marche: 22% terapia intensiva, 25% area medica
  • Molise: 5% terapia intensiva, 14% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 18% terapia intensiva, 15% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 27% terapia intensiva, 20% area medica
  • Piemonte: 23% terapia intensiva, 29% area medica
  • Puglia: 8% terapia intensiva, 16% area medica
  • Sardegna: 12% terapia intensiva, 12% area medica
  • Sicilia: 16% terapia intensiva, 28% area medica
  • Toscana: 20% terapia intensiva, 20% area medica
  • Umbria: 14% terapia intensiva, 29% area medica
  • Valle d'Aosta: 18% terapia intensiva, 42% area medica
  • Veneto: 20% terapia intensiva, 23% area medica

Quali Regioni passeranno in zona arancione e gialla dalla prossima settimana

Si tratta ancora di dati parziali, ad essere decisivi saranno quelli di giovedì sera, poi analizzati nel monitoraggio Iss di venerdì. Certo è che però sono indicativi di diverse tendenze: dalla prossima settimana ci saranno molti cambi di colore, tutti peggiorativi. Cominciamo da chi ancora è in zona bianca: permanenza impossibile per Campania e Umbria, che sono – soprattutto la seconda – ben oltre il limite della zona gialla (10% in terapia intensiva e 15% in area medica). Potrebbero restare bianche per un'altra settimana le altre quattro, con Puglia e Sardegna più vicine ai limiti e Basilicata e Molise più distanti.

Discorso diverso per la zona arancione, dove il margine di rischio è dovuto anche al rapido aumento dell'occupazione dei posti letto in ospedale, di pari passo con il boom di contagi dovuto alla variante Omicron. I limiti da non superare sono 20% in terapia intensiva e 30% in area medica. La Liguria si è salvata per un soffio venerdì scorso, difficilmente ci riuscirà di nuovo: lunedì 17 gennaio potrebbe passare in arancione. Ma in bilico ci sono diverse Regioni: la Calabria e già oltre in area medica e al 17% in terapia intensiva; il Friuli Venezia Giulia è oltre in terapia intensiva e al 26% in area medica; le Marche sono oltre in terapia intensiva e al 25% in area medica; la Provincia di Trento è molto oltre in terapia intensiva (quasi da zona rossa), ma al 20% in area medica; il Piemonte è sul filo con il 29% in area medica e già oltre in terapia intensiva; la Valle d'Aosta è al 18% in terapia intensiva, mentre in area medica è talmente oltre da avere un parametro da zona rossa.

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