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Le Faq dell’Aifa sulla terza dose di vaccino anti Covid: a chi va somministrata e quando

L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha aggiornato le Faq sul suo sito aggiungendo una sezione sulla terza dose di vaccino. Si spiega quindi a chi debba andare la somministrazione aggiuntiva, per quale motivo e con che tempistiche. Non solo, si parla anche della sicurezza e dell’efficacia in base ai dati disponibili.
A cura di Annalisa Girardi
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Nelle persone che hanno subito un trapianto o che sono immunodepresse, considerate particolarmente a rischio in caso di infezione Covid, la terza dose di vaccino "vuole garantire una migliore risposta immunitaria e, quindi, aumentare la protezione" nei confronti del virus. È quanto si legge tra le domande frequenti sul sito dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, in merito ai vaccini, che ora comprendono anche quelle sulla terza dose. Per prima cosa si specifica appunto che i soggetti trapiantati e immunocompromessi "presentano una ridotta risposta anticorpale a seguito di un ciclo completo di vaccinazione primaria", ragion per cui si è deciso di procedere in via prioritaria proprio con queste due categorie per le somministrazioni della terza dose.

Si sottolinea che le evidenze attualmente disponibili siano basate su dati "ancora parziali", ma che tuttavia "diversi studi clinici, prevalentemente condotti in ambiente accademico e di dimensioni limitate, hanno dimostrato che la somministrazione di una terza dose di vaccino a mRNA in questa popolazione di soggetti può aumentare significativamente il titolo anticorpale". Ragion per cui una dose addizionale di vaccino può essere presa in considerazione fin da subito per le persone "in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante".

Nel sito dell'Aifa si sottolinea poi che la terza dose dovrebbe essere basata su uno dei due vaccini a mRna, quindi Pfizer BioNTech o Moderna, "anche qualora fosse stata eseguita una prima vaccinazione con vaccino adenovirale", cioè AstraZeneca o Johnson & Johnson. Nel caso in cui, inoltre, non fosse disponibile lo stesso vaccino a mRna utilizzato per le prime due dosi, si potrà anche ricorrere alla somministrazione di una dose aggiuntiva eterologa. "In base alle conoscenze attuali il dosaggio raccomandato per la dose addizionale è uguale al dosaggio autorizzato per il ciclo primario", si legge ancora.

Per quanto riguarda le tempistiche con cui somministrare una dose aggiuntiva, l'Aifa indica un periodo di almeno 28 giorni dall'ultima dose del ciclo vaccinale primario. E infine conclude, rispetto alla sicurezza della terza dose: "Dati preliminari sulla tollerabilità della terza dose di vaccino a mRNA si basano su studi di dimensioni limitate e mostrano un profilo di sicurezza simile al profilo di sicurezza osservato dopo la prima o seconda dose. Questo sia in termini di tipologia che di frequenza degli eventi indesiderati locali (dolore e arrossamento nella sede dell’iniezione) e sistemici (stanchezza, cefalea, brividi, dolori muscolari e articolari, febbre). Non sono disponibili al momento dati sulla sicurezza della terza dose di vaccino negli adolescenti con condizioni di immunosoppressione".

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