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Elezioni europee 2024

“L’Agcom sta falsando le Elezioni europee”: la lista di Cateno De Luca chiede aiuto a Mattarella

Libertà, la lista creata da Cateno De Luca, è penalizzata dalle disposizioni dell’Agcom per la par condicio in vista delle europee. Lo ha scritto lo stesso De Luca in una lettera al presidente Mattarella: il problema è che il Garante delle comunicazioni avrebbe assegnato zero minuti di esposizione mediatica a Libertà e altre due liste.
A cura di Luca Pons
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"Illustrissimo presidente Sergio Mattarella, scriviamo a Lei, garante della nostra carta Costituzionale, in quanto sta succedendo un fatto molto grave che, incidendo fortemente sulla visibilità mediatica della nostra lista, rischia di falsare le elezioni europee". Si apre così la lettera che Cateno De Luca e Laura Castelli, leader di Sud chiama Nord, hanno scritto al capo dello Stato per chiedere un intervento che garantisca il loro diritto ad avere spazio sui media prima dell'appuntamento con il voto, tra una settimana.

Il problema sollevato da Castelli e De Luca riguarda l'Agcom, l'Autorità garante per le comunicazioni che si occupa di stabilire e far rispettare le regole della par condicio. Nonostante abbia stabilito un "chiaro criterio nella delibera" sulla par condicio, la stessa Agcom "non lo ha poi adottato", secondo i due. "O meglio: lo ha adottato per tutti tranne che per la lista Libertà".

In particolare, il riferimento è a una tabella che l'Agcom ha inviato a tutti gli operatori delle telecomunicazioni, con delle indicazioni sulla suddivisione dei tempi e degli spazi da riconoscere a tutte le liste candidate alle elezioni europee. Infatti, dopo aver approvato la delibera che ha fissato i paletti della par condicio, l'Autorità avrebbe stilato anche un allegato per tradurre quelle regole in norme operative. Il problema è che in questa tabella Libertà, e non solo, si sarebbe vista riconosciuto lo 0% del tempo televisivo a disposizione.

De Luca e Castelli hanno citato un passaggio della delibera Agcom, che regola il modo in cui si decidono i tempi da attribuire a ciascuna lista: questo vengono decisi tenendo conto "del numero dei voti conseguiti alle ultime elezioni" politiche, ma anche "del numero dei seggi di cui dispone" quella lista "presso il Parlamento europeo e/o presso il Parlamento nazionale". Infine, per non dare un vantaggio esclusivamente ai partiti già presenti in Parlamento, l'ultimo criterio da tenere in considerazione è "il numero complessivo di circoscrizioni in cui il soggetto politico ha presentato candidature".

Proprio qui c'è il problema. Libertà, come anche la lista Pace, terra e dignità di Michele Santoro e Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, sono presenti in tutte e cinque le circoscrizioni italiane. Eppure, "nella tabella che l'Agcom allega, viene attribuita la percentuale pari a zero e il minutaggio pari a zero" a tutte e tre queste liste. "Questa scelta dell'autorità", hanno scritto De Luca e Castelli, "non solo azzera completamente il tempo di presenza televisiva di tre liste, ma nei confronti della lista Libertà non rispetta nemmeno la necessità di distinguere quelle liste che hanno ottenuto voti al rinnovo della Camera dei deputati e hanno ottenuto seggi al Parlamento nazionale". Infatti, Sud chiama Nord (che rientra in Libertà) ha eletto due parlamentari alle scorse elezioni politiche. Per questo, la lista di De Luca ha chiesto l'intervento di Mattarella, "affinché gli organi preposti si adoperino immediatamente, per risarcire e ristabilire un equo trattamento nei confronti della lista Libertà, in linea ai principi costituzionali".

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