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L’Abbate a Fanpage: “Sull’ambiente dal governo solo slogan, servono azioni ora o pagheremo i danni”

Dal governo tanti slogan sull’ambiente, ma nessun investimento reale per la transizione ecologica. Lo afferma in un’intervista con Fanpage.it la deputata Patty L’Abbate, parlando di economia circolare, sostenibilità ambientale ed economica e di nuove generazioni.
A cura di Annalisa Girardi
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Sull'ambiente il governo fa tanti slogan, ma non investe contro il cambiamento climatico. Tutto il contrario. "Noi avevamo messo 11 miliardi di euro per il dissesto idrogeologico, questo governo li ha tolti. Per non parlare di altre cifre che vanno a finire altrove: investiamo sulle armi quando si potrebbero mettere quei soldi per contrastare i rischi sul territorio", ha detto in un'intervista con Fanpage.it la deputata del Movimento Cinque Stelle Patty L'Abbate, vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera.

L'Abbate, che ha anche dottorato di ricerca in Economia ecologica, si è occupata spesso di economia circolare. "In Italia è già nata una filiera molto attiva sul riciclo. L'Italia non ha materie prime, che hanno un prezzo molto elevato. Quindi parliamo anche del nostro modello economico. Parliamo di eco design, di disegnare i prodotti in modo tale che a fine vita possiamo dargli ancora un valore d'uso. Serve a noi per abbattere i costi, prima di tutto della nostra economia. E serve all'ambiente perché abbattiamo molta CO2 in atmosfera. L'economia circolare è l'unico modo per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 e del Green New Deal".

La deputata ha anche presentato una mozione alla Camera, chiedendo al governo di "creare le condizioni per un mercato delle materie prime seconde, in sostituzione delle materie prime tradizionali, competitive in termini di disponibilità, prestazioni e costi, agendo sulla normazione dei materiali, e sui criteri per togliere la qualifica di rifiuto ai materiali". Un tentativo di rafforzare il riciclo dei prodotti e un'economia che non sia basata sul consumismo dell'usa e getta.

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La deputata ha anche sottolineato come spesso il nostro modello economico venga messo in contrapposizione alla sostenibilità ambientale. I partiti di maggioranza, in primis la Lega, ad esempio in Europa si sono opposti allo stop alle auto a benzina e diesel, affermando che si perderanno troppi posti di lavoro e che non si può fare la transizione ecologica sulle spalle dei lavoratori e delle imprese. "La sostenibilità ambientale va di pari passo con quella economica e sociale. Ad esempio, parliamo di comunità energetiche: se io riesco a dare dei pannelli fotovoltaici alle famiglie, in modo che si possano produrre da sole energia, da un lato ho sostenibilità economica perché ho abbassato il costo delle bollette; ho sostenibilità ambientale perché c'è stato un passaggio da fonti fossili a rinnovabili; e ho sostenibilità sociale perché ho creato posti di lavoro", ha detto.

Per poi aggiungere: "Spesso si ha paura di cambiare il modello economico. Ma questa paura non deve esserci perché un domani noi potremo anche pagare costi molto più alti, i danni, come sta accadendo adesso, di quello che non abbiamo fatto finora".

Questo, ha proseguito la deputata, le nuove generazioni l'hanno capito: "La risorsa più grande che abbiamo sono i nostri giovani, perché loro si stanno formando, hanno già un imprinting differente, riescono a capire che cosa sia l'approccio sistemico. Mentre l'attuale classe dirigente non riesce a vedere perché dobbiamo effettuare una reale transizione. Altrimenti anche il loro mondo, quello economico, un domani non potrà esserci".

Del resto lo stesso sistema economico, ha sottolineato L'Abbate, si basa sulle risorse naturali e sulle materie prime che ci fornisce l'ecosistema. Nel momento in cui però questo viene inquinato o non è più in grado di supportare l'intera popolazione mondiale, anche il modello economico rischia di saltare. "Non è più sostenibile, usiamo la parola chiave. L'altra è resilienza: i nostri territori hanno un problema con la loro resilienza perché li stiamo inquinando in modo così grave che non torneranno mai più indietro. Stiamo perdendo il futuro perché un domani nemmeno questo modello economico potrà più esserci. I ragazzi questo lo hanno capito ed è giusto che vadano in piazza e portino avanti le loro azioni per far capire a quelli un po' più grandi che stiamo sbagliando".

Su tutti questi temi il Movimento è pronto a lavorare con il Pd di Elly Schlein: "Lavoriamo insieme quando gli obiettivi sono gli stessi, magari a volte si può essere in sintonia. A volte è capitato che non lo fossimo, come sull'inceneritore. Noi lavoriamo con qualsiasi forza politica, per il bene dell'Italia. Anche con la maggioranza, quando la maggioranza ragiona e si rende conto che deve portare il Paese verso una vera transizione energetica e ecologica, come sta facendo il resto dell'Europa, altrimenti l'Italia resterà indietro".

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