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La fase 2 al mare: le restrizioni e i divieti negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere

Sarà un’estate diversa dal solito: l’accesso alla spiaggia sarà consentito, ma bisognerà rispettare regole stringenti sia negli stabilimenti balneari che nelle spiagge libere. Per ogni ombrellone dovranno esserci almeno dieci metri quadri di spazio, mentre tra ogni lettino e sdraio la distanza minima deve essere di 1,5 metri.
A cura di Stefano Rizzuti
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La fase due dell’emergenza Coronavirus inizia anche per gli stabilimenti balneari, le spiagge attrezzate e le spiagge libere. Tra gli allegati al dpcm approvato nelle scorse ore c’è anche quello riguardante le regole per l’accesso alle spiagge, concordato da Governo e Regioni. Con una serie di norme a partire dalla necessità di fornire informazioni agli utenti sia in italiano che in altre lingue per i turisti stranieri. Negli stabilimenti è possibile misurare la temperatura degli utenti e impedire l’accesso nel caso in cui sia superiore a 37,5 gradi. Negli impianti è necessario installare dispenser per gel igienizzante in più punti.

Le regole per stabilimenti e spiagge

Negli stabilimenti si invita il personale ad accompagnare all’ombrellone gli utenti, anche per illustrare tutte le misure. Alla cassa possono essere installate barriere fisiche, altrimenti è obbligatorio indossare la mascherina e fornire il gel. Bisognerà sempre favorire il pagamento elettronico. Si deve prevedere la pulizia e la disinfezione delle aree comuni, degli spogliatoi, delle cabine, delle docce e dei bagni. In spiaggia sono vietate le attività ludico-sportivo di gruppo, mentre sono autorizzate quelle individuali come i racchettoni o quelle in acqua come nuoto e surf, rispettando sempre il distanziamento di almeno un metro.

Gli accessi agli stabilimenti balneari

É consigliata, per gli stabilimenti, la prenotazione, mantenendo l’elenco delle presenze per 14 giorni. Nei lidi si dovranno riorganizzare gli spazi, evitando assembramenti e file e mantenendo un metro di separazione tra gli utenti, a parte nei casi di chi non è soggetto alle misure di distanziamento interpersonale (pensiamo, per esempio, ai conviventi). Dove è possibile, si dovrebbero prevedere percorsi diversi tra entrata e uscita.

Fase due in spiaggia, lo spazio tra gli ombrelloni

Ogni ombrelloni deve avere uno spazio minimo di 10 metri quadri, indipendentemente dal tipo di file formate, orizzontali o a rombo. Per le attrezzature, come lettini e sdraio, la distanza minima deve essere di 1,5 metri. Queste attrezzature dovranno essere disinfettate a ogni cambio di persona o di nucleo familiare e a fine giornata.

Le regole per le spiagge libere

Per le spiagge libere si punta soprattutto sulla responsabilizzazione individuale per rispettare il distanziamento di almeno un metro, anche se si suggerisce di prevedere la presenza di un addetto alla sorveglianza. Si consiglia anche di prevedere interventi di pulizia e disinfezione nel caso in cui siano presenti servizi. Le regole sulle distanze degli ombrelloni sono le stesse degli stabilimenti, con dieci metri quadri l’uno.

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