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La Bce alza ancora i tassi di interesse di 25 punti, cosa succede alle rate dei mutui

La Banca centrale europea ha deciso di alzare ancora i tassi d’interesse di 25 punti base. Il tasso di riferimento sale al 3,75%. La presidente Christine Lagarde ha detto che non sarà l’ultimo rialzo, per abbassare l’inflazione. Aumenti previsti, quindi, per le rate dei mutui a tasso variabile.
A cura di Luca Pons
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La Banca centrale europea è "determinata a combattere l'inflazione" nell'Unione europea. Lo ha affermato Christine Lagarde, presidente della Bce, nella conferenza stampa in cui ha annunciato la decisione di alzare i tassi d'interesse di 25 punti base, cioè dello 0,25%.

Perché la Bce continua ad alzare i tassi d'interesse

L'obiettivo ultimo è far rallentare la crescita dei prezzi, portando l'inflazione sotto il 2%. Un dato che oggi appare molto lontano: gli ultimi dati di Istat (per l'Italia) e di Eurostat (per l'Ue) hanno segnalato una nuova, leggera risalita dell'inflazione, dopo mesi di calo. "Non faremo una pausa sui rialzi. Abbiamo fatto molta strada, ma molta rimane da percorrere: non siamo ancora arrivati alla meta", ha detto Lagarde.

Il nuovo rialzo era stato previsto alla vigilia: da circa dieci mesi la Bce ha ripreso ad aumentare i tassi di interesse (rimasti per anni attorno allo zero) per rallentare la circolazione del denaro e tenere a bada i prezzi, e l'ha già fatto sette volte. Dopo questa decisione, il tasso di riferimento per il rifinanziamento principale sale al 3,75%,  quello sui depositi al 3,25% e quello sui prestiti marginali al 4%. Un livello che non si vedeva da oltre quindici anni, che peraltro è in linea con quanto fatto dalla Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti.

Nel documento con cui ha comunicato il rialzo, la Bce ha scritto che "le prospettive di inflazione continuano a essere troppo elevate per troppo tempo" e che "l’inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni di fondo sui prezzi rimangono forti". Le passate manovre stanno avendo effetto sui mercati finanziari, mentre l'impatto sull'economia reale è ancora "incerto".

Cosa vuol dire per le rate dei mutui a tasso variabile

"Siamo consapevoli che le famiglie stanno soffrendo a causa dei rialzi"  dei tassi dei mutui, ha detto Christine Lagarde. "Purtroppo non è qualcosa che possiamo alleviare perché il nostro compito è la stabilità dei prezzi, e per ridurre l’inflazione c’è lo strumento dei tassi che dobbiamo usare. Il meglio che possiamo fare è domare l’inflazione il più rapidamente possibile", così che non servano più tassi alti.

Uno degli effetti più immediati, quando la Banca centrale europea alza i tassi d'interesse, è infatti una ricaduta sulle rate dei mutui offerti dalle banche. Dato che agli istituti di credito costa di più avere del denaro, i mutui diventano meno vantaggiosi. Questo spinge meno persone a chiedere un mutuo, che è poi parte della soluzione per abbassare l'inflazione nella strategia della Bce: meno denaro circola, più rallentano i prezzi.

Per chi ha già un mutuo a tasso fisso non ci sono particolari conseguenze, dato che le rate sono concordate in anticipo, ma a pagare le conseguenze sono tutti gli altri. Chi vuole fare un nuovo mutuo, infatti, si troverà davanti costi decisamente più alti rispetto a quelli che avrebbe dovuto sostenere qualche mese fa. L'associazione di consumatori Codacons ha stimato che rispetto al 2021 oggi un mutuo costa fino a 3.500 euro in più all'anno, a seconda della quantità di denaro prestato e la durata del mutuo.

Anche per chi ha già un mutuo acceso, a tasso variabile, arriveranno degli aumenti. Le rate, infatti, sono legate all'andamento dei tassi d'interesse europei. Sempre secondo la stima del Codacons, il nuovo rialzo dovrebbe portare in media un aumento da 20 euro a rata.

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