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Conflitto Israelo-Palestinese

Israele-Hamas, Segre: “Provo una tristezza infinita, non parlo se no mi sembra di aver vissuto invano”

La senatrice Liliana Segre non se la sente di commentare le immagini che arrivano dal conflitto israelo-palestinese: “Non mi sento di parlare di questo argomento perché altrimenti mi sembra di avere vissuto invano”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La senatrice a vita Liliana Segre ha partecipato alla manifestazione di solidarietà indetta dalla Comunità ebraica di Milano, a un mese esatto dall'attacco lanciato da Hamas contro Israele, per commemorare le 1.400 persone uccise dai terroristi di Hamas e richiedere la liberazione di tutti gli ostaggi.

Una lunga fila di passeggini con i volti dei rapiti è stata allineata davanti alla sinagoga di via della Guastalla. All'evento è arrivata anche la senatrice a vita Liliana Segre: "Se sono qui è perché la ritengo una serata importante. Non mi sento di parlare di questo argomento perché altrimenti mi sembra di avere vissuto invano". A chi le ha chiesto di commentare le immagini che arrivano dalle zone del conflitto, Segre, che è sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz, ha risposto che "sono di una tristezza infinita".

"Nel 1945 avevo 15 anni. Ne ho 93 e devo ancora essere qui?", ha detto all'Adnkronos, commentando le immagini delle persone rapite, che rivestono la sinagoga. "Vedere queste fotografie mi fa venire in mente quando nel 1945 sono tornata da Auschwitz e a settembre e ottobre venivo tutti i pomeriggi alla comunità ebraica, che era allora in via Amedei. Era pieno di fotografie di gente che non sarebbe mai tornata e mi chiedevano se mi ricordavo di qualcuno".

"Avevo 15 anni – ha detto ancora con amarezza – Ne ho 93 e devo essere qui? Non c'è niente da dire", ma "l'importanza di essere qui è sottintesa".

Alla manifestazione, a cui partecipano anche i parenti degli ostaggi, sono previsti diversi interventi e testimonianze. Si comincia con la testimonianza di Shlomo Shushan, che si è salvato difendendo con le armi il kibbutz in cui abitava con la famiglia. La moglie ed i due figli sono rimasti per ore nascosti in un armadio. Poi tocca a Lior Keinan, vice Ambasciatore d'Israele, Walker Meghnagi, Presidente Comunita ebraica di Milano, Marco Carrai nuovo Console Onorario di Israele per Toscana, Emilia e Lombardia, Milo Hasbani, Vicepresidente Ucei, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia Elena Buscemi, Presidente Consiglio Comunale.

Per la Comunità islamica è presente una delegazione dalla moschea di Milano: Abd al- Ghafur Masotti, Mulayka Enriello e Abd al-Jabbar Ceriani. Il consigliere Abd al-Ghafur sarà portavoce di un messaggio di sostegno. Altre testimonianze attese sono quelle di Giulia Temin, che era nel kibbutz Holit fino a due giorni prima dell'attentato ed era appena rientrata a Tel Aviv. Era stata in visita alla famiglia del marito che vive lì, e ha vissuto i momenti dell'attacco in diretta telefonica. Infine parla Davide Ortona, che è arrivato sul posto due giorni dopo gli attentati ed e stato operativo come volontario presso l'esercito al confine.

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