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Crisi di Governo

Il governo Draghi può cadere senza i voti del Movimento 5 Stelle? Cosa dicono i numeri in Parlamento

In queste ore, dopo lo strappo dei Cinque Stelle sul decreto Aiuti, ci si chiede: la maggioranza di governo ha i numeri per andare avanti senza i voti del Movimento? Facciamo un po’ di calcoli.
A cura di Annalisa Girardi
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Lo chiedono i partiti di centro, come Azione o Italia Viva. Ma anche Forza Italia sottolinea che il governo reggerebbe senza i Cinque Stelle. Dopo lo strappo annunciato dal Movimento, che esce dall'Aula del Senato nel momento del voto sul decreto Aiuti, le forze politiche si interrogano sui possibili scenari futuri. La domanda che naturalmente emerge è: il governo potrebbe restare in piedi anche senza i voti del M5s? Facciamo quindi un po' di calcoli.

I numeri della maggioranza senza il M5s

Partiamo dal Senato, dove è esploso lo scontro. Dopo le fuoriuscite di questi anni e la scissione ad opera di Luigi Di Maio al Movimento sono rimasti 62 senatori su 315 totali. La maggioranza di governo, sottraendo gli esponenti M5s, a Palazzo Madama può contare su 204 voti. Un numero ampiamente al di sopra della maggioranza assoluta, fissata a 158. Quindi sì, il governo a Palazzo Madama potrebbe reggere anche senza l'appoggio dei Cinque Stelle. Passiamo alla Camera, dove ha pesato ancora di più la rottura di Insieme per il Futuro (che conta ben 53 deputati). Il Movimento Cinque Stelle è il secondo gruppo più numeroso, con 104 parlamentari su 630. La maggioranza di governo, tolti questi, ne ha a proprio sostegno 456. Ancora una volta, si tratta di un numero ampiamente superiore alla soglia di maggioranza, che si ferma a 316.

Il governo può reggere senza il Movimento?

Quindi sì, la maggioranza di governo non ha bisogno dei voti del Movimento Cinque Stelle per restare in piedi. Tuttavia, al di là dei numeri, lo strappo di Giuseppe Conte porta inevitabilmente a una situazione assolutamente precaria. La Lega ha messo in chiaro: "Se una forza di maggioranza non vota un provvedimento di questo genere, mi pare di capire che sia accertato da tutti che la crisi politica sia aperta. Poi, come si dice in questi casi, quando si apre una crisi non si sa mai come si concluderà", ha detto il capogruppo del Carroccio in Senato, Massimiliano Romeo.

Anche il Partito democratico si è mostrato molto critico: "È un dovere dei gruppi di maggioranza votare la fiducia al governo di cui si fa parte. Il nostro è un appello alla responsabilità", ha detto la capogruppo dem Simona Malpezzi. Il segretario del Pd, Enrico Letta, da parte sua ha sottolineato, sulla possibilità di andare avanti con la maggioranza di governo senza M5s: "Mi sembra un'ipotesi totalmente improbabile. Dopodiché il Parlamento è sovrano, quindi ascolteremo tutti".

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