Il caso della neo eletta sindaca di Merano Zeller che si è tolta la fascia tricolore, Bonelli: “Vilipendio”

È polemica in Alto Adige dopo l'elezione della sindaca Katharina Zeller, esponente di madrelingua tedesca della Südtiroler Volkspartei, figlia della senatrice Svp Julia Unterberger e di Karl Zeller, parlamentare dal 1994 al 2013.
Dopo la sua elezione alle comunali del Trentino Alto Adige, arrivata con il 57,4 per cento dei voti, contro il 42,6 per cento del sindaco uscente Dario Dal Medico (Civiche di centrodestra), durante la cerimonia di passaggio delle consegne, dopo aver indossato la fascia tricolore, l'ha subito tolta, appoggiandola su una sedia, per indossare il medaglione della città, eredità della tradizione tirolese. Un gesto percepito come irrituale da parte di una sindaca appena eletta. che ha lasciato stupito Dal Medico, che le aveva offerto la fascia poco prima.
Secondo le norme dell'autonomia, il medaglione "è destinato a sottolineare la presenza ufficiale del primo cittadino nelle cerimonie e negli eventi istituzionali di carattere locale, rafforzando il legame tra l'amministrazione comunale e la comunità", e dunque potrebbe sostituire la fascia tricolore. La scelta tra fascia tricolore e medaglione, o l'uso di entrambi, è dunque discrezionale per il sindaco. "Auspico che la divisione etnica non sia più un tema a Merano perché superare questi steccati fa solo bene alla città", aveva detto Zeller poche ore prima che il suo gesto aprisse un caso.
Le polemiche
"Grave atto nei confronti di tutti gli italiani di Merano da parte della neo sindaca Zeller – ha affermato l'assessore provinciale di FI Christian Bianchi -. Tutti i meranesi di lingua italiana di Merano che l'anno votata, spero si rendano conto della considerazione che lei ha nei loro confronti. Possiamo solo immaginare quale sarà l'attenzione nei loro confronti durante il suo mandato. Solidarietà e vicinanza all'ex sindaco Dal Medico, costretto ad assistere ad una successione certamente poco degna per una città cosi' importante".
"Il gesto della sindaca di Merano Katharina Zeller, che ha rifiutato di indossare la fascia tricolore durante la cerimonia di insediamento, rappresenta un fatto estremamente grave", ha dichiarato in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde. "Il tricolore è il simbolo della Repubblica italiana, dei valori costituzionali che uniscono il nostro Paese e della dignità della funzione pubblica. Nessuno chiede alla sindaca Zeller di rinunciare alla propria identità culturale o alle sue convinzioni personali, ma chi amministra una città italiana lo fa all'interno di un ordinamento repubblicano che merita rispetto. Il rispetto per la bandiera e per i suoi simboli è il primo segno di rispetto verso la democrazia stessa. Piantedosi intervenga e diffidi la sindaca".
A Bonelli ha replicato la senatrice Unterberger, che lo ha definito "un piccolo Vannacci": "Bonelli parla di vilipendio al tricolore, invoca l'intervento del ministro degli Interni. Sono toni e contenuti da estrema destra nazionalista, non da una forza, quale i Verdi, che si definisce di sinistra".
"Non si tratta certo di ostilità, sappiamo tutti che c'è una certa sensibilità in Alto Adige e quindi anche a Merano. Non esiste alcun obbligo legale di indossare le decorazioni ufficiali nel corso di una consegna informale delle chiavi: di conseguenza Katharina Zeller non può essere criticata in questo contesto. La direzione del partito, che comprende anche sindaci di lunga data, hanno espresso all'unanimità la loro solidarietà a Katharina Zeller", ha dichiarato il presidente della Suedtiroler Volkspartei, Dieter Steger a difesa della neo sindaca.
La neo sindaca Zeller: "Nessun disprezzo per la fascia tricolore"
"In merito all'episodio avvenuto durante il passaggio di consegne con il sindaco uscente, ritengo doveroso fare chiarezza per evitare strumentalizzazioni e riportare l'attenzione sul reale significato di quanto accaduto. La mia reazione nel rimuovere la fascia tricolore subito dopo che mi era stata posta sulle spalle non deve in alcun modo essere interpretata come un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica o verso il tricolore stesso. Indosserò la fascia con il massimo rispetto in tutte le circostanze previste dal protocollo istituzionale, come sempre fatto anche dai miei predecessori di lingua tedesca", ha scritto in una nota la neo sindaca di Merano Katharina Zeller, dopo le polemiche.
"Vorrei inoltre sottolineare che in Alto Adige, per consuetudine, il distintivo ufficiale previsto per i sindaci è il medaglione con lo stemma della città. In questo contesto, l'insistenza dell'avvocato Dal Medico nel volermi far indossare anche la fascia — in modo forzato e fuori dalle pratiche locali — è stata percepita da me come un gesto provocatorio e un chiaro segnale di sgarbo istituzionale. In un momento già carico di tensione, ho vissuto quel gesto come una sfida personale. La mia reazione è stata istintiva, umana, e in nessun modo politica o simbolica contro il tricolore".
"Mi dispiace constatare che si stia cercando di strumentalizzare questo episodio per deviare l'attenzione dalla vera notizia: la netta e storica vittoria al ballottaggio, con uno scarto di 1.880 voti. Si tratta di un risultato chiaro e democratico, che esprime la fiducia della cittadinanza in un progetto nuovo, guidato da una donna giovane, con una visione inclusiva e concreta per il futuro della nostra città. Questo tentativo di sollevare una polemica infondata punta solo a sminuire l'importanza di un cambiamento politico maturo, costruito su un reale dialogo tra i gruppi linguistici, che ho sempre promosso e continuerò a promuovere con responsabilità. Sono già al lavoro, con pieno impegno e senso delle istituzioni, per servire tutti i cittadini e tutte le cittadine della nostra comunità, nel massimo rispetto dei valori repubblicani e dei simboli che ci uniscono. Se il mio gesto ha urtato la sensibilità di qualcuno, me ne scuso sinceramente. Non era assolutamente mia intenzione, e sono certa che il mio impegno quotidiano, le mie azioni e il rispetto verso tutte le istituzioni sapranno chiarire, nei fatti, la mia piena adesione ai principi della nostra Repubblica", ha spiegato Zeller.